(A. Pugliese) Adesso per arrivare fin lassù, ad accarezzare il trono di Paolo Maldini, gli manca una sola stagione. Uno sforzo in più, per portare a casa l’ennesimo record della sua infinta carriera. Quella che parte ufficialmente domani a Verona sarà infatti la 24 a stagione di Francesco Totti in Serie A, ad una sola di distanza dal record assoluto del difensore milanista. E, c’è da scommetterci, il capitano della Roma farà di tutto per raggiungere Maldini, giocando oltre la soglia dei 40 anni.
UN FIUME DI RICORDI – Anche se quella che parte domani, però, sarà la prima volta da riserva. Definizione che mal si sposa con la magie dei suoi colpi, ma che si spiega dalla carta d’identità. Stavolta sono 24 dunque. Un’infinità, se si pensa a quell’esordio in Serie A del 28 marzo del 1993, quando al Rigamonti di Brescia Boskov lo mandò in campo nel finale, al posto di Ruggiero Rizzitelli. Da allora Francesco ha snocciolato ben 243 gol in Serie A, andando a segno consecutivamente da ben 21 campionati. Nell’arco di queste 24 stagioni tanti record, alcune magie, vittorie e qualche amarezza. Fino all’annata appena finita in soffitta, dove Totti doveva essere la ciliegina sulla torta ed invece per necessità ha dovuto giocare ben 36 partite (con 10 gol, 8 in campionato e 2 in Champions). Ecco, quel Totti lì non ci sarà più, da adesso in poi sarà davvero la ciliegina sulla torta, la guarnizione per rendere la Roma ancora più bella e luccicante.
TRAGUARDI IN VISTA – Già, perché finalmente a Roma è arrivato un centravanti vero, Edin Dzeko, ed a chiederne l’arrivo è stato anche lo stesso Totti, che da sempre esprime un concetto: «Si dice che io non voglia altri centravanti per giocare di più, ma se arrivano i campioni sono il primo ad esserne felice». Il campione è arrivato e allora pazienza se Francesco si dovrà sedere in panchina qualche volta in più. Del resto il prossimo 27 settembre spegnerà 39 candeline, la freschezza e la resistenza atletica non possono certo essere quelle di quando — ad esempio — faceva l’esterno sinistro nel tridente di Zeman. Davanti a sé, però, ha almeno due traguardi immediati. Quello dei 300 gol ufficiali con la maglia giallorossa (ora è fermo a 299) e quello delle cento gare europee con la Roma (adesso siamo a quota 95). Per riuscirci dovrà fare una grande Champions League, anche se potrebbe bastare anche qualcosa in meno.
IL CONTRATTO – Quella attuale, poi, è la stagione che dovrà portare anche al rinnovo del suo contratto. Oggi Totti guadagna 2,5 milioni di euro (più bonus) ed ha l’accordo in scadenza al 30 giugno. Pallotta ha sempre detto che non ci saranno problemi, «Totti resterà con noi e andrà avanti finché se la sentirà e ne avrà voglia». Facile allora che si arrivi presto al rinnovo per un’altra stagione, quella che gli permetterà di realizzare anche il sogno di giocare fino a 40 anni e di agganciare Paolo Maldini in vetta a quella speciale classifica di sempre. Intanto, però, domani pomeriggio c’è il Verona. Totti in carriera gli ha segnato 5 gol in 11 partite. Ma stavolta, davvero per la prima volta, parte da riserva. O, meglio, da ciliegina sulla torta…
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