(A. Austini) Quattro milioni per il prestito, riscatto automatico fissato a undici milioni, più bonus non ufficializzati da un paio di milioni. Ecco le cifre dell’affare Dzeko, un totale di 15 milioni (premi esclusi) che permettono alla Roma ci centrare il colpo dell’estate. Alle sue condizioni. Basti pensare che Bacca, 29 anni come il bosniaco, è costato il doppio al Milan, costretto a pagare al Siviglia la clausola da 30 milioni.
La stessa società rossonera ne ha versati 45 per avere Bertolacci e Romagnoli, mentre le cessioni Holebas, Viviani e Pellegrini ne sono fruttati quasi 8 in tutto. E non finisce qui: con il Lione c’è un accordo a 10 milioni per Yanga-Mbiwa, più o meno gli stessi che spenderà il Bologna tra prestito e riscatto se riuscirà a trovare un accordo con Destro (ieri altro round col procuratore). Quasi 80 milioni per rinunciare a giocatori che non erano titolari per Garcia, senza contare i soldi che a gennaio porterà la partenza di Doumbia verso la Cina.
Ma il vero capolavoro la Roma lo ha fatto col Manchester City, pagando Dzeko la metà di quanto le era stato chiesto inizialmente. «Ci è voluto più tempo del previsto – racconta Edin dopo la firma sul contratto – ho fatto di tutto per arrivare alla Roma e devo dire che anche Sabatini ha fatto un gran lavoro».
Si è legato al club giallorosso con un contratto quinquennale fino al 2020, a 4 milioni e mezzo netti che diventano almeno 5 con i premi garantiti, domani si presenterà ai romanisti nell’Opening Day in programma dalle 18.30 all’Olimpico, con amichevole annessa contro il Siviglia. «Cercherò di fare il mio lavoro e segnare tanti gol – promette a Roma Tv in attesa della conferenza di stamattina a Trigoria -sono qui per vincere più trofei possibili, ma prima bisogna lavorare molto sul campo e alla fine, speriamo di raggiungere l’obiettivo».
Il tormentone è già partito: potrà convivere in campo con Totti? «Francesco è una delle leggende del calcio e sono onorato di poter giocare con lui» risponde Dzeko. L’intesa col capitano è scattata subito in allenamento, ora spetterà a Garcia gestire i due attaccanti e, in generale, una rosa extralarge che Sabatini sta ancora puntellando.
Oggi arriva Gerson, talento per il futuro, mentre slitta lo sbarco di Digne: il Psg, a caccia di un sostituto, dopo aver raggiunto un accordo con la Roma per un prestito da un paio di milioni più diritto di riscatto a 16, non ha inviato i contratti firmati a Trigoria, provocando l’irritazione dei dirigenti giallorossi. Subito riallacciati i contatti per Adriano del Barcellona e Masuaku dell’Olympiacos ma Digne resta in pole, anche se ormai non potrà essere presentato domani. La Roma vorrebbe affiancargli un altro terzino sinistro ma prima deve convincere Cole ad accettare una delle offerte giunte dagli States.
I contatti sono ripresi, mentre è in stand by la trattativa col Torino per Bruno Peres. In arrivo Gyomber (2 milioni più bonus al Catania), l’altro centrale – un giovane europeo – che dovrà sostituire Yanga-Mbiwa avrà un nome e un volto a giorni. Intanto Marquinho va all’Udinese.
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