Si terrà a Trigoria alle ore 12:00 la conferenza stampa di Federico Balzaretti.
Alle 12 la conferenza stampa di Federico #Balzaretti a Trigoria: seguitela qui @OfficialASRoma! pic.twitter.com/orhRVohI4y
— AS Roma (@OfficialASRoma) 12 Agosto 2015
“Grazie per essere venuti. Per me è una giornata molto importante. La prima notizia è che smetterò con il calcio giocato. Purtroppo l’infortunio che ho (la pubalgia) è ancora vivo. Purtroppo mi costringe ad abbandonare il calcio giocato. Decisione molto difficile da prendere, ma obbligata. Dall’ultima conferenza stampa fatta un anno fa, avevo due obiettivi: tornare con la squadra e giocare una partita con la squadra. Grazie al grande amore che ho per il calcio e allo staff della Roma, alle persone che hanno lavorato con me per ore tutti i giorni Fabrizio Iacorossi, siamo riusciti a fare 2 mesi e mezzo con la squadra. Siamo riusciti a centrare il secondo posto. Sono riuscito a entrare in campo e giocando. Sono stati due mesi e mezzo molto belli. E poi la soddisfazione di fare 90′ all’Olimpico, portare in campo i miei 4 bambini. Anche gli applausi della gente. Sapevo che era l’ultima partita della mia carriera. Ho tanti ringraziamenti da fare, alla mia famiglia, per la mia carriera. Quando cominci a giocare a 5-6 anni l’obiettivo è riuscire ad arrivare a grandi livello. Ringrazio tutte le squadre per le quali ho giocato, i loro tecnici, i loro presidenti. Aver vestito la maglia della Nazionale. Un percorso che per me è stato straordinario. Vi ringrazio davvero di cuore, è stato un percorso fantastico”.
MAURO BALDISSONI: “Le storie di successo sono scritte dagli uomini. Per Federico è stato un periodo difficile, ha fatto un grande sforzo, di dolore. Ma il fatto di esserci per i compagni negli allenamenti, in panchina, in campo è stato importante, ha dato molta forza, anche se non è stato molto evidenziato, ma a noi non è sfuggito. Abbiamo proposto a Federico di continuare a lavorare con noi, in abiti diversi, per portare un contributo alla società. Entrerà nella direzione dello staff sportivo”.
Cosa farai, come affronti questa nuova sfida?
Balzaretti: “Sono molto sereno. Questa serenità è data dalla mia famiglia e da mia moglie. Non vedo l’ora di cominciare questa avventura. Darò in questa nuova professione, che voglio, entrare nello staff dirigenziale è qualcosa che sento mio e che voglio fare. Sono motivatissimo. Il ruolo di cui abbiamo parlato è un ruolo che non è presente alla Roma. Mi occuperò dei ragazzi che sono in prestito fuori. Nella carriera di un calciatore è il periodo più difficile. Quando a 17 anni sono stato in prestito al Varese l’ho provato sulla mia pelle. Andrò a vederli in partita e in allenamento. Voglio essere una figura importante per loro. E’ una cosa che mi stimola tantissimo. Ma non farò solo questo, sarà uno dei miei ruoli, che poi andremo a definire”.
Sabatini ti ha dato consigli?
Balzaretti: “Mi ha detto di cominciare il corso da direttore sportivo e che comincerò a Settembre. Magari tra 10-15 anni magari andrò a ricoprire quel ruolo chissà dove. E’ quello che mi piacerebbe fare nel mio futuro. Consigli non me ne ha dati, ma mi ha detto che avrà bisogno di me. Lo conosco da Palermo, abbiamo un bel rapporto. Dal punto di vista professionale lo considero il migliore in circolazione. Anche dal punto umano mi è sempre stato vicino”.
Salto di qualità quest’anno per la Roma?
Balzaretti: “La società con questi acquisti sta dimostrando id voler crescere. Poi c’è sempre il campo dove dimostrare di valere. Credo che ci sia la possibilità, e l’obiettivo nelle teste dei giocatori è quello. Poi bisognerà dimostrarlo. E’ imporante anche l’ambiente nel corso dell’anno. E’ impensabile che si vincano tutte e 38 partite, quindi bisognerà vedere come reagiranno alle prime sconfitte, tifosi, giornalisti e televisioni. Dobbiamo crescere tutti e remare tutti insieme”.
Non hai un ruolo nella prima squadra quindi?
Balzaretti: “Nell’immediato no. Non me la sentire perché sono troppo coinvolto, conosco troppo bene i compagni. Il distacco è una scelta intelligente. Nella vita bisogna diventare bravi. Adesso non lo sono. Bisogna studiare per essere all’altezza della prima squadra”.
Qual è il momento più bello della tua carriera? Che ne pensi di Digne?
Balzaretti: “Non credo che Digne sia ancora arrivato. E’ sicuramente un ottimo giocatore. La cosa che rimarrà qui a Roma sarà sicuramente il gol nel derby. Ho tante altre emozioni che mi porto dietro, anche l’ultima partita giocata: uno dei momenti più belli. Poi ho tanti altri momenti fantastici, con la Nazionale, all’Europeo. E’ difficile fare una classifica”.
C’è stato un momento preciso quando hai deciso di interrompere la carriera o è stata una decisione graduale?
“Sono io che non sono riuscito a garantire le prestazioni a un qualsiasi club. Il dolore è sempre stato persistente. Sei tu che devi fare un esame di coscienza. Non potevo essere il Federico Balzaretti di sempre. Non potevo garantire i 300 allenamenti e le 50 partite all’anno. Una volta che ho comunicato questa scelta, la società mi ha parlato di questa loro scelta. La Roma si è sobbarcata le spese per un giocatore che non gioca da un anno e mezzo. E’ stata una cosa enorme. Non tutti l’avrebbero fatto. E anche i calciatori importanti lo percepiscono. La persona viene prima del calciatore. L’offerta che poi mi hanno fatto mi inorgoglisce, significa che sono stato apprezzato come persona”.
Sono tanti i calciatori in prestito. Di questi quale reputi più in grado di tornare a Roma?
“Non lo so. Lo dirò a fine anno. Conosco bene i ragazzi, c’è qualcuno più pronto. Probabilmente Sanabria è il più pronto, è già un giocatore da prima squadra, ma non lo so tra un anno. Io seguirò tutti, dal primo all’ultimo. Si devono sentire importanti per la società e devono sapere che la società li osserva sempre”.
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