(S. Carina) Con Romagnoli al Milan e Yanga Mbiwa prossimo acquisto del Lione, inizia la seconda fase del mercato giallorosso. Quella nella quale la Roma, dopo aver ufficializzato Digne (atteso nella capitale entro domani), dovrà al più presto mettere a disposizione di Garcia altri due centrali difensivi. Se il sogno di Sabatini rimane Garay (Zenit), la realtà (per ora) porta a nomi meno conclamati. Da Vermaelen (reduce da un anno d’infortunio) a Heurtaux, con Ranocchia e Tonelli ancora in lizza, sono vari gli outsider. Tra questi anche lo slovacco Gyomber (Catania) che è prossimo ad arrivare a Trigoria in prestito. Sarà il quarto del pacchetto difensivo a meno che non venga girato al Torino come parziale contropartita per Bruno Peres. Come terzo, piace anche Zouma, pallino del ds da quando giocava nel Saint Etienne. Ora che si è trasferito al Chelsea appare più difficile prenderlo anche se non è titolare. Operazione complicata ed eventualmente praticabile soltanto con la formula del prestito. Contatti ci sono stati durante la trattativa per Salah.
ECCO DUE PRIMAVERA – Ma è ancora sul versante delle cessioni che la giornata di ieri ha visto l’ennesima accelerazione. Doumbia torna al Cska Mosca: la Roma e il club russo hanno trovato un accordo per un prestito di sei mesi. A gennaio poi si trasferirà al Bejing. Operazione che permetterà di ammortizzare in parte l’investimento sbagliato in inverno. Intanto dalla Spagna danno in dirittura d’arrivo l’ingaggio di Gabriel Rares, attaccante rumeno classe ’99 dell’Almeria. Giocherà nella Primavera di De Rossi che ha promosso anche il bosniaco (con passaporto austriaco) Omic, in prova da qualche giorno.
CONTI IN ATTIVO – La cessione di Romagnoli (in caso di futura rivendita la Roma percepirà il 30% dell’eccedenza rispetto ai 25 milioni) seguita agli acquisti di Iago Falque, Dzeko (che dovrebbe essere ufficializzato con la formula del prestito a 4 milioni e il riscatto fissato a 14, bonus compresi) e Salah, permette di tracciare un primo (sommario) bilancio sul mercato giallorosso. Al momento la Roma (nel conteggio sono considerati anche i bonus, alcuni dei quali, sia in entrata che in uscita, semplici da raggiungere) in questa sessione estiva di mercato alla voce acquisti ha un negativo pari a 47,5 milioni (8,5 Bertolacci, 9 Nainggolan, 1+7+1 di bonus Iago Falque, 5+6 di bonus Ibarbo, 5 Salah, 0+1 di bonus Szczesny, 4 Dzeko). In uscita registra invece un attivo di 52,75 (20 Bertolacci, 4 Viviani, 1,25 Pellegrini, 2,5 Holebas, 25 Romagnoli, 0 Sanabria). Il saldo è + 5,25 anche se a breve andranno considerate le cessioni di Destro (oggi l’incontro decisivo con il Bologna) e Yanga Mbiwa (entrambe valutate una decina di milioni con modalità però differenti), oltre a quella di Doumbia (a gennaio, sarà ufficiale quanto sborserà il Bejing), e l’acquisto di Digne (1,5 milioni per il prestito e 16,5 per il riscatto). Se invece non vengono presi in considerazione i bonus, il saldo è pari a + 10,25 (39,5 uscite; 49,75 entrate). Precisato come il conteggio sia meramente numerico e non contempla gli esercizi di bilancio passato (al 30 giugno) e futuro (altrimenti andrebbero sottratti sia i costi che i ricavi per le operazioni legate a Bertolacci, Nainggolan, Viviani, Pellegrini e Holebas), non sfugge come quest’anno la Roma abbia deciso, maggiormente rispetto al passato, di ricorrere alla formula del prestito con diritto di riscatto, rimandando molte spese al bilancio 2017. È il caso di Salah (15), Dzeko (14), Szczesny (eventualmente da definire), Ibarbo (8) e Digne (16,5).