(S. Carina) Via libera per Gerson, enigma Adriano. Salah, tutto ok. E Dzeko potrebbe sbarcare a Roma già nel pomeriggio anche se non va escluso che il suo arrivo possa slittare a domani mattina. Questione di ore: il centravanti è oramai da considerare un calciatore giallorosso. Intanto il futuro di Gerson e di Adriano è l’esito del pranzo tenutosi ieri a Barcellonatra Braida, ds del club catalano e Sabatini (presenti anche Baldissoni e Zecca). Come era presumibile, le due società in virtù dei buoni rapporti che si sono creati negli ultimi tempi, hanno preferito trovare un’intesa piuttosto che continuare a farsi la guerra sul talento diciottenne del Fluminense. Il club azulgrana ha dunque fatto un passo indietro (sia per l’elevato costo dell’operazione che per i cattivi rapporti con i due fondi che detengono rispettivamente il 7,5% e il 22,5% del cartellino): non pareggerà l’offerta della Roma di 16 milioni +1 di bonus (avrebbe tempo sino a domani) ma in cambio otterrà una prelazione sulla futura cessione che le permetterà di pareggiare l’offerta di un’altra squadra. Più o meno, quanto aveva già garantito con il Fluminense. Sabatini per portare a termine l’operazione si è appoggiato in loco all’intermediario Calenda, al quale ora toccherà di definire gli ultimi dettagli della trattativa. L’affare è però concluso, come ha confermato il presidente Siemsen in tarda serata: «Gerson giocherà nella Roma a partire da gennaio». Resta da decidere dove, visto che essendo extracomunitario non può esser tesserato. Il Bologna ha declinato la possibilità di prenderlo in prestito. Rimane in gioco la Sampdoria. Capitolo Adriano: l’assenza ieri dal trofeo Gamper ha alimentato più di qualche dubbio ma la Roma e l’agente hanno negato di aver trovato l’accordo con il Barcellona che ufficialmente continua a ribadire di non volerlo cedere. Tuttavia la partita non è chiusa.
IL COLPO DI SCENA Intanto nonostante non avesse portato a nulla di concreto l’incontro a Londra tra Fiorentina e Chelsea, in serata ci ha pensato la Fifa a dirimere la controversia dando l’ok per il transfer provvisorio. Con tanto di tweet dell’egiziano, «Done». Fatto. In precedenza nel pomeriggio, l’agente Ramy Abbas aveva catturato la scena a colpi di tweet scandendo prima il count down con un eloquente ‘tic toc’ e poi scagliandosi sul social forum a chi paventava una squalifica di sei mesi per il suo assistito: «Non abbiamo bisogno di nessun accordo amichevole con la Fiorentina o con qualcun altro. Qualsiasi buona notizia arriverà dalla Svizzera e non da Londra. Salah non ha bisogno di approvazioni del club viola. L’ultimo giorno del suo contratto con la Fiorentina era il 30 giugno 2015. Per varie ragioni io e Salah non possiamo parlare adesso ma lo faremo presto. Le voci che vorrebbero Salah squalificato per 6 mesi sono ridicole. Attendiamo a breve novità». Arrivate in serata.
DESTRO VERSO BOLOGNA Ad aspettare ora c’è Digne. Per la prima volta dall’avvento dello sceicco Nasser Al-Khelaifi, il Psg sembra essere disposto ad effettuare un’operazione in prestito con diritto di riscatto. Fino ad oggi, infatti, il ds Letang era sempre stato irremovibile nell’inserire l’obbligo. Merito del lavoro portato avanti dall’agente del calciatore, Beck, che però non è ancora riuscito ad abbassare il costo del cartellino (18 milioni) come vorrebbero a Trigoria. La possibilità di prendere però il terzino per un anno pagando solamente l’ingaggio, sta convincendo Sabatini a chiudere l’operazione. Questo non implica che il ds non sia pronto a raddoppiare. Aspettando novità sul versante Adriano, Bruno Peres è lì che attende un segnale. La distanza tra Roma e Torino è di tre milioni. Destro sempre più vicino al Bologna, West Bromwich su Doumbia.
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