GAZZETTA DELLO SPORT La Roma travolta da Messi. Ma si consola con Salah

Lionel Messi
Lionel Messi

(F. M. Ricci) La festa del Gamper: oltre 94.000 spettatori, giochi di luci in tribuna, gol e magie blaugrana sul campo con la Roma cortese invitato che partecipa senza disturbare e saluta senza centrare la porta avversaria. Il Barça è partito col tridente Messi-Suarez-Neymar, Garcia ha rinunciato a Totti fino al 65’ per il dispiacere locale (Francesco era attesissimo al party), si è affidato a un turnover chirurgico e i catalani hanno fatto a fette la Roma per la gioia del Camp Nou. È finita 3-0 con reti di Neymar, Messi e Rakitic solo per le parate di Szczesny e De Sanctis e l’imprecisione del Barça. Tridente a parte Luis Enrique ha fatto alcuni esperimenti ma la qualità generale dei campioni di tutto è tale che anche i meno abituali sono di ottimo livello. Luis Enrique cercava risposte sul piano difensivo, nelle prime 4 amichevoli il Barça aveva incassato 2 gol di media a partita, e le ha trovate perché la Roma offensivamente è disastrosa. Ecco perché le buone notizie per i giallorossi arrivano prima della gara, con lo sblocco del transfer di Salah.

TURNOVER E AFFANNO Garcia rispetto al 2-0 subito a Lisbona dallo Sporting ha confermato solo Castan tra i titolari, con 7 degli 8 giocatori che in Portogallo erano entrati al 60’ hanno iniziato al Camp Nou, conferma quasi matematica di un piano di rotazioni evidentemente ben delineato nella testa del tecnico francese. Il Barça è partito fortissimo creando occasioni in serie: gol mangiati da Neymar e Rafinha, Yanga Mbiwa decisivo su Rafinha e Rakitic, Szczesny ispiratissimo. Ma comunque trafitto da Neymar (lancio perfetto di Messi e tocco di prima di Mathieu) e Messi dopo un’azione da grandi contro piccini dentro l’area giallorossa: Suarez, Alves, Neymar e il tocco potente e preciso di un Leo innervosito da un accenno di testata di Yanga Mbiwa (ammoniti entrambi) e irritato da un paio di falli di Castan e Florenzi che il Camp Nou non ha gradito. Mai far arrabbiare la Pulce. Nella ripresa dopo 18 cambi Rakitic ha battuto De Sanctis con un destro all’incrocio. La Roma non ha creato praticamente nulla: 3 tiri fuori misura e nemmeno uno in porta.

«SCUDETTO POSSIBILE» A consolare i giallorossi le parole di Luis Enrique alla tv del club prima della gara: «Credo che i nuovi acquisti e il lavoro fatto negli ultimi anni, consentiranno alla Roma di avvicinarsi più che mai alla Juventus in campionato. Il lavoro di Rudi Garcia è stato molto positivo. Il primo anno è stato spettacolare: un testa a testa con la Juve per la conquista del titolo, giocando un gran calcio e arrivando quasi a vincere lo scudetto. La stagione passata è stata simile, ma la Juve era praticamente inarrestabile. Era un’impresa proibitiva ma con gli acquisti di questa estate credo davvero che la Roma potrà insidiare i bianconeri e vincere il titolo. Sarebbe fantastico». Diversa la situazione in Champions League: «Ogni anno ci sono delle sorprese, squadre che nessuno considerava che poi magari arrivano ai quarti, alle semifinali, a volte anche in finale. Il destino della Roma, come quello degli altri d’altronde, dipende molto dal sorteggio».

SALAH «LIBERO» Oltre alle belle parole di Luis Enrique, ieri altre buone notizie per la Roma: la Fifa ha concesso il transfer provvisorio per Mohamed Salah. «Fatto», ha twittato l’egiziano in serata con aggiunta di un paio di smile irriverenti con la lingua fuori. Ora l’operazione da 23 milioni complessivi sarà ufficializzata e il giocatore potrà così allenarsi alla luce del sole con i compagni, per poi debuttare sabato a Valencia. Difficile invece che riesca a farlo Edin Dzeko: il bosniaco sbarcherà a Roma domani mattina, prevedibile un’accoglienza da star a Fiumicino. Una cosa è certa: Garcia ha un gran bisogno dei suoi nuovi attaccanti.

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