L’allenatore del Barcellona Luis Enrique è convinto che questa potrebbe essere la stagione in cui la Roma metterà fine all’attesa lunga 15 anni per il quarto Scudetto.
Il tecnico asturiano, che ha guidato i giallorossi nel 2011-12, affronterà stasera la Roma nella 50ᵃ edizione del Trofeo Gamper al Camp Nou.
Innanzitutto complimenti per la fantastica stagione! Ti aspettavi di vincere così presto al Barcellona?
“Quando inizi la tua prima stagione al Barça non puoi aspettarti che le cose vadano subito perfettamente, le stagioni sono sempre difficili, c’è moltissima competizione; speravo che la squadra facesse bene ma non mi sarei mai aspettato che ripetesse la migliore stagione della storia del Club. Sono molto contento e non vedo l’ora di ricominciare”.
Che influenza ha avuto la stagione trascorsa a Roma sulla tua carriera da allenatore?
“Un’influenza molto positiva. È stata una stagione difficile perché l’idea della società era quella di iniziare un periodo di transizione per costruire una squadra che potesse poi attrarre giocatori giovani e giocare un bel calcio. L’idea mi piaceva molto e, sebbene sia stata dura all’inizio, con il problema della lingua e l’idea di calcio che cercavamo di trasmettere, è stata una stagione appagante per quanto riguarda il rapporto con i giocatori e con la società. Sono ancora in contatto con alcune persone che erano o sono ancora alla Roma. I tifosi ci sostenevano sempre, anche quando vedevano che i risultati non erano quelli sperati”.
Dopo la finale di Champions League, hai mandato un messaggio speciale alla Roma e a tutti i tifosi giallorossi. Qual è il tuo ricordo più bello dell’anno passato a Roma?
“Ci sono molti ricordi belli, in particolare gli amici che ho conosciuto lì, come Claudio Bisceglia, che ha lavorato con me a Roma, aiutandoci moltissimo, e tutti i tifosi della Roma, che sapevo avrebbero tifato per noi, per la tipica rivalità tra le squadre italiane. Era un messaggio per tutti loro”.
Conoscendo molto bene il club, come valuti il lavoro di Garcia fino a questo momento?
“Molto positivo. È alla sua terza stagione ora. Il primo anno è stato spettacolare, un testa a testa con la Juventus per la conquista del titolo, giocando un gran calcio e arrivando quasi a vincere lo scudetto. La stagione passata è stata simile ma la Juve era praticamente inarrestabile; era un’impresa proibitiva ma con gli acquisti di questa estate credo davvero che potranno insidiare la Juve e vincere il titolo. Sarebbe fantastico, spero succeda veramente perché i tifosi sono molto passionali e la città è molto legata alla squadra”.
Cosa pensi della Roma attuale, alla vigilia della nuova stagione?
“Sembra una buona squadra. Giocheranno nuovamente la Champions League e credo che i nuovi acquisti e il lavoro fatto negli ultimi anni le consentiranno di avvicinarsi più che mai alla Juve in campionato”.
Cosa ti aspetti dal Barcellona nella prossima Champions League e dove credi possa arrivare la Roma?
“La Champions League è un torneo particolare che non viene mai dominato da una singola squadra. Ogni anno ci sono delle sorprese, squadre che nessuno considerava che poi magari arrivano ai quarti, alle semifinali, a volte anche in finale. Il destino della Roma, come quello degli altri d’altronde, dipende molto dal sorteggio – poi vedremo come andrà la stagione”.
Mercoledì incrocerai nuovamente Francesco Totti. Sei stupito di vederlo giocare ancora a questi livelli, quattro anni dopo la tua esperienza alla Roma?
“Sono colpito dal fatto che sia ancora in grado di farlo. Ho guardato le partite contro Manchester City e Real Madrid e credo sia un giocatore unico con la palla tra i piedi, è molto difficile da marcare e ha l’abilità di far giocare bene gli altri. Sono rimasto colpito dalla sua forza e dal suo stato di forma. È uno dei giocatori migliori che abbia mai visto, senza dubbio, e quando ero alla Roma ho potuto constatare come sia un grande professionista, eternamente legato ai colori giallorossi”.
Avendo allenato sia Totti che Messi, c’è qualche somiglianza tra i due dentro e fuori dal campo?
“Tutti i grandi giocatori hanno delle cose in comune ma Messi è unico e per me è il migliore giocatore della storia. Francesco è uno dei migliori giocatori europei e grazie alla sua dedizione e alla sua forza fisica e mentale è ancora in grado di giocare ad altissimi livelli”.
Per concludere, sarà emozionante ritrovare la Roma questo mercoledì?
“Si giocherà al Camp Nou, che è sempre speciale per me, e lo sarà ancora di più perché affronteremo la Roma e ci saranno quattro giocatori che ho allenato anche io (De Rossi, Totti, Pjanic e Lobont), assieme allo staff con cui ho condiviso molte esperienze e ai dirigenti, con cui ho sempre avuto un ottimo rapporto e che mi hanno sempre sostenuto. Sarà speciale e sono certo che sarà una grande partita, siamo tutti contenti e speriamo, ovviamente, che vinca il Barça!”.
Fonte: asroma.it
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