(A. Pugliese) Per una ventina di minuti, Roma ha sognato che potesse davvero essere già tutto fatto. Ed invece bisognerà aspettare ancora un po’, anche se non moltissimo. Ma sarà una dolce attesa, di quelle che ti accompagnano a letto con il sorriso. Perché se è vero che ancora manca qualcosa per dire che l’affare è fatto, è anche vero che Edin Dzeko sembra oramai a tutti gli effetti un giocatore della Roma. Lo è per lui che twitta e poi cancella, lo è per il City che ieri a Stoccarda sembra avergli regalato la passerella finale (con gol) e lo è per i tifosi giallorossi, pronti ad accoglierlo come fosse lui l’uomo della Provvidenza, quello capace di resettare il gap con la Juventus e far volare i pensieri lontani, fin quasi allo scudetto.
TUTTO SU EDIN Nell’immaginario della gente giallorossa, Dzeko vale un po’ quello che Batistuta valeva 15 anni fa. Quello che può far dimenticare le ultime delusioni legate a Destro e Doumbia. Dzeko è un’altra cosa, non fosse altro per i gol segnati con Wolfsburg e City, per i titoli vinti, per l’investimento che a Trigoria pensavano di non poter mai fare e che invece arriverà. Così Roma e Manchester City continuano a parlare ogni giorno ed ogni giorno la distanza tra richiesta e offerta si riduce. Ecco perché ieri pomeriggio Roma ha cominciato a sognare, quando verso le 16.30 Edin Dzeko ha ritwittato dal suo account personale la notizia del profilo Twitter bosniaco BiHfootball che riprendeva un servizio di Espn dove si dava per fatto l’accordo per una cifra di circa 23 milioni di euro. Che poi sono quelli che vuole il City, bonus compresi (l’ultima richiesta degli inglesi era stata di 18+5). In realtà la fumata bianca ancora non c’è, tanto è vero che lo stesso Dzeko dopo una ventina di minuti ha provveduto a cancellare il retweet, evidentemente sollecitato da qualcuno. Ma la sostanza cambia poco, anche se quel poco vale poi la chiusura dell’affare. Roma e City, comunque, stavolta sono davvero vicine, con i giallorossi che ai 18 milioni cash offerti nei giorni scorsi possono aggiungere qualcosa, arrivando a 20 più bonus (due o tre). A quel punto l’affare si chiude e sarebbe francamente impensabile, a questo punto, qualsiasi altra soluzione.
ATTESA GERSON Ecco allora spiegato anche l’ottimismo di ieri del d.g. della Roma Mauro Baldissoni. «Siamo una squadra da Champions, abbiamo giocatori da Champions, anche se cercheremo di migliorarci ancora». L’idea di Garcia è di far giocare Dzeko in coppia con Salah, magari a qualcuno tornerà in mente anche quello che facevano Batistuta e Totti in quell’anno, il 2001. Ecco anche perché la Roma lavora a lungo raggio, dove il raggio stavolta si estende fino al Brasile, dove gioca Gerson, trequartista sinistro del Fluminense. Con l’offerta da 18 milioni di euro, Sabatini ha estromesso la Juventus dalla corsa al talento brasiliano e messo in un angolo il Barcellona. Tanto da sorprendere anche il papà, Marcao, che ieri ha detto: «Il Barcellona sinora è stato corretto ed etico con noi in tutto. Sappiamo che la volontà del Fluminense è di trattenerlo fino a dicembre e anche lui vuole restare. Ma per giocare tranquillo ha bisogno di sapere quale sarà il suo futuro. Ha 18 anni, va capito, siamo confusi». Chiusura con Dragos Nedelcu, centrocampista e difensore centrale romeno di 18 anni, cresciuto nella scuola calcio di Hagi. La Roma lo aveva trattato mesi fa, potrebbe decidere di chiudere il suo acquisto dal Viitorul Constanta nei prossimi giorni per un milione.
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