(M. Pinci) “I primi rivali della Juve siamo noi“. A tre settimane dall’inizio del campionato, Daniele De Rossi lancia ufficialmente la sfida scudetto della Roma. E’ rimasta a guardare mentre a giugno Milan e Inter si sfidavano a colpi di assegni e cambiali. Ora la società giallorossa è pronta a rovesciare sul mercato internazionale un forziere da cinquanta milioni di euro per salire sul treno che porta al vertice della serie A. La Juve ha perso pezzi pregiati e forse un po’ di serenità, Trigoria l’occasione di darle scacco e prendersi il titolo, dopo due anni vissuti alle spalle di Conte e Allegri, non la vuole gettare via. Ed è pronta a comprare, tanto: Salah, Dzeko e un terzino sinistro. Magari anche uno a destra. E se l’attaccate egiziano è già a Roma, comodamente alloggiato in una suite dello Sheraton in attesa del transfer della Fifa, a ore partirà l’assalto a Dzeko.
Già oggi la Roma conta di muovere un passo deciso, forse decisivo: un rilancio da 18 a 20 milioni, dopo che il City ha teso una mano, abbassando a 23 milioni le proprie pretese. Un invito a chiudere il colpo che la Roma vuole cogliere subito. Per rivoluzionare il settimo attacco del campionato cancellando, per la prima volta, il nome di Totti dalle formazioni estive, in ragione di un tridente da scudetto con Falqué, Dzeko e Salah. E soddisfare le richieste della proprietà, che ha imposto un nome di grido utile a vendere maglie giallorosse negli States. Ma anche spazzare via lo scetticismo che agitala solita piazza schizofrenica. Lo stallo sul mercato, mosso solo dagli arrivi di Iago Falqué e del portiere polacco Szczesny in prestito, ha innervosito i tifosi. Già perché la quinta Roma a stelle e strisce è quella che, stando alle promesse di mister Pallotta, dovrà vincere lo scudetto. Ma è anche una Roma morsa dalla tenaglia del fair play finanziario. Per ogni passo avanti uno indietro, lo dicono i numeri: la Roma ha investito 27,6 milioni incassando esattamente la stessa cifra dalle cessioni. Da oggi però la storia cambia: il banco è destinato a saltare, perché stavolta la squadra deve davvero provare a vincere. Solo Salah ne costerà altri 23,5, (2 ora, 21,5 nel 2016). Altri 20 serviranno per Dzeko, portando il “rosso” di mercato a circa 45 milioni. Da aggiungere ai 95 già spesi in 4 anni dagli americani.
Certo il margine utile a comprare un terzino si assottiglia: Masuaku favorito su Digne. Ma Sabatini è tornato a pensare anche a un terzino destro, come Bruno Peres del Torino. Poi per far quadrare i conti sarà inevitabile fare sacrifici. Su tutti Romagnoli, già d’accordo col Milan: la cessione, intorno ai 28 milioni, è indispensabile per dimezzare le spese. “Ma attenzione anche a Milan e Inter visto il mercato che hanno fatto», avverte De Rossi alla presentazione della collaborazione Roma-Sky, che manderà in chiaro per gli abbonati la tv del club. Le milanesi e la Juve tentano la fuga, Garcia ha fretta di superarle. E a 20 giorni dal via, la Roma non ha più tempo per prendersi tempo.