«Dovremo farci trovare pronti, inserendo rapidamente i nuovi. Quando si cambia bisogna sempre tener conto anche dei tempi di adattamento », firmato Rudi Garcia a commento dei calendari. Tradotto: per il match contro la Juve del 30 agosto speriamo di avere Dzeko e di averlo in tempo utile. Ma la distanza tra Roma e Manchester City per il bosniaco, infatti, resta sempre la stessa (8 milioni) e non si registrano passi in avanti imminenti nonostante l’emergenza “attaccante” sia scattata da mesi. I giallorossi sono convinti di poter giocare sulla necessità dei Citizens di liberarsi di un contratto da 7 milioni e di un giocatore che non rientra nei piani di Pellegrini. Ergo? Sabatini, considerato già l’esborso di 22,5 milioni per lo stipendio (4,5 a stagione, esclusi i bonus), ne vorrebbe spendere al massimo altri 22. Una strategia pericolosasoprattutto se dall’altra parte del tavolo si trova lo sceicco Mansour e se il giocatore al centro della contesa si chiama Dzeko. Improbabile che non siano arrivate altre offerte per il bosniaco (se ne registrano due), possibile che siano state congelate perché Edin ha messo in cima alla lista dei suoi desideri proprio la Roma. Dzeko non sembra preoccupato e resta convinto che in un modo o nell’altro la trattativa si sbloccherà. Quando? Probabilmente a ridosso dell’inizio del campionato o addirittura della fine del mercato (il 31 agosto). A riportarlo è Leggo.