(A. Austini) – La Roma e Salah parlano già la stessa lingua. Il club apre l’account Twitter in arabo, l’egiziano si imbarca verso la Capitale con moglie e figlia in attesa di poter iniziare la sua avventura in giallorosso. Quando non si sa, ma inizierà. Oggi pomeriggio, intorno alle 16.30, l’attaccante uscirà dal Terminal di Fiumicino consapevole che si tratta solo di un primo passo. La Roma può accoglierlo, fargli visitare Trigoria, presentargli Garcia e i nuovi compagni, ma per firmare i contratti c’è ancora bisogno di tempo. Chelsea e Fiorentina stanno ancora cercando un difficile accordo per evitare la battaglia legale alla Fifa. I viola hanno chiesto soldi o giocatori agli inglesi per stracciare il contratto quadriennale di Salah già depositato in Lega in Italia, consapevoli che senza il loro assenso si allungheranno i tempi per il Chelsea (e quindi per la Roma). E che il giocatore potrebbe essere momentaneamente sospeso dalla Figc.
Se le trattative, proseguite anche ieri, non dovessero sbloccarsi, allora entro il weekend il club di Abramovich richiederà il rilascio di un tesseramento (Itc) provvisorio alla Fifa per chiudere intanto l’operazione con la Roma (23.5 milioni tra prestito e riscatto obbligatorio). Per ottenere il via libera servono in tutto un paio di settimane, a Trigoria sperano meno. Ma gli intoppi e i ritardi sono dietro l’angolo. Intanto Salah arriva e rimane in città. Non potrà rilasciare interviste da romanista o indossare magliette, ma nulla gli vieta di sottoporsi alle visite mediche tra stasera e domani, e poi di allenarsi nella Capitale. Magari un po’ nascosto.
Ieri mattina a Milano Sabatini ha limato gli ultimi dettagli con il procuratore Ramy Abbas, poi è tornato a Trigoria. Pronto un quadriennale da 2.7 milioni netti più premi, in serata è arrivato l’ultimo documento del Chelsea che autorizza la partenza di Salah. «Tic toc» ha scritto l’agente su Twitter, per scandire l’attesa. La clessidra si sta lentamente svuotando anche nell’altra trattativa chiave dell’estate giallorossa, quella per Dzeko. Sabatini ha rinviato ai prossimi giorni il nuovo appuntamento con lo sceicco del Manchester City, sperando che nel frattempo il bosniaco aumenti la pressione sul club inglese per partire. L’accordo con lui esiste da tempo, manca l’intesa sul cartellino: la Roma potrebbe fare un piccolo rilancio rispetto ai 20 milioni (in più tranche) offerti, ma il City deve scendere dai 30 richiesti. Un braccio di ferro destinato a sbloccarsi presto.
Va preso anche un terzino sinistro: sempre più in discesa le quotazioni di Adriano, resiste Masuaku, defilato Digne, mentre Alex Sandro sembra destinato alla Juve. Capitolo cessioni. Doumbia non vede l’ora di andarsene, ha accettato di tornare al Cska Mosca (ieri 2-2 in casa nei preliminari di Champions con lo Sparta Praga), i due club stanno trattando ragionano sulla possibilità di annullare le ultime due rate del pagamento pattuito a gennaio. Su Destro c’è invece un forte pressing del Bayer Leverkusen che ora sta negoziando col procuratore. Ljajic ha richieste da Premier e Bundesliga, Gervinho dalla Turchia. E Romagnoli resta nel mirino del Milan, che ha offerto 27 milioni. Per ora non bastano.
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