(U. Trani) – Non è solo l’attesa per i rinforzi (ancora da ufficializzare) a far discutere. Il dibattito sul mercato alla moviola della Roma e della Lazio tocca anche altri aspetti. Non c’è insomma solo il ritardo che, a seconda dei casi, può essere giustificato o addirittura motivato. La seconda e la terza dell’ultimo campionato stanno scommettendo pericolosamente sul proprio futuro. Perché, a oggi, Garcia e Pioli non possono ancora allenare la rosa al completo. I due club sanno bene quali sono gli interventi più urgenti. E, accordando a entrambi la fiducia al buio, non ci sono dubbi che alla fine li faranno. Ma sono i passi compiuti fin qui a non convincere. Ogni negoziazione diventa infinita e complicata. Anche ad alto rischio. Come se avessero piacere a rendersi la vita difficile. E ad aspettare sempre il fotofinish per il brindisi.
VITE PARALLELE Il percorso è simile, se si pesa la fatica che stanno facendo Sabatini e Tare per andare a dama. Ma gli obiettivi sono sicuramente diversi. Garcia attende 3 titolari per sfidare la Juve (non solo alla seconda giornata) e avvicinarla finalmente in classifica nei punti più che nei propositi: centravanti, esterno offensivo e terzino sinistro. Nessuno è ancora a Trigoria. È in arrivo Salah, ma chissà quando si potrà allenare con i nuovi compagni. L’egiziano è il testimonial del mercato della Roma. Accordo sicuro con il giocatore e con il Chelsea, tesseramento in sospeso per il contenzioso, finito alla Fifa, tra la Fiorentina e il calciatore. La società giallorossa, se ha una colpa, è di essersi infilata in una vicenda davvero complessa. E tra l’altro per un giocatore che in rosa trova al momento 6 rivali. La priorità, intanto, rimane quella di sempre: il finalizzatore. E’ stato scelto (e battezzato anche da Pallotta): Dzeko. Va, però, acquistato. Il braccio di ferro è economico. Non si può prevedere quando si alzerà al cielo la fumata bianca. Come proseguono le trattative per liberarsi di Destro, Doumbia, Ljajic, Cole e Gervinho. I partenti annunciati (e bruciati per cause differenti), in questa fase, sono gli ostacoli peggiori: perdono di valore al primo acquisto.
PRELIMINARI SCOMODI Kishna è appena sbarcato nella capitale. In Italia Milinkovic-Savic, per ora, è sceso solo all’aeroporto di Peretola (Firenze). L’accoppiata è possibile. Ma bisogna ricordare che sono entrambi classe ’95. Giovani, ma riserve. Prima di loro ne sono arrivate altre 3: Hoedt, Patric e Morrison. Pioli avrebbe meritato di più dopo l’entusiasmante stagione da podio. Per essere accontentato dovrà subito ripetersi nelle due gare che possono regalare alla Lazio la fase a gironi della Champions. Che se non sarà centrata, farà lievitare il rimpianto per non aver anticipato le mosse. Da fare in ogni caso, a prescindere dall’esito dei preliminari.