(S. Carina) – Forse è un gioco delle parti. O forse no. Fatto sta che non c’è una trattativa in questa sessione di mercato dove la Roma non incontri difficoltà. Che sia per la distanza tra domanda e offerta (Dzeko), per intromissioni di club terzi (la Fiorentina prima di concedere l’international transfer per Salah vuole che il Chelsea rispetti la promessa fatta al dg Rogg di un risarcimento tecnico: se non si sblocca rischio si minaccia ricorso alla Fifa), per il quale ieri, durante una cena (a Ponte Milvio tra agente di Salah, Baldissoni e Sabatini), è stato sancito l’accordo con calciatore e Chelsea, o per la frenata dovuta alle mancate cessioni che chiede Pallotta, Sabatini continua a trovare ostacoli nel suo operato.
NON SOLO MOHAMED – L’ultimo in ordine di tempo è per Adriano: dopo aver rifiutato la prima offerta giallorossa di 4 milioni, il neo presidente Bartomeu fa sapere che nessun calciatore, visto l’embargo che hanno i blaugrana sino a gennaio, lascerà il Barcellona. In realtà è una presa di posizione passibile di cambiamenti. Soprattutto se a Trigoria dovessero avvicinarsi alle richieste del club catalano (8 mlioni). Sabatini (apparentemente) non si scompone. Per modus operandi nella sua lista l’unica cosa che non mancano sono le alternative. Tra queste c’è Vrsaljko, il profilo che più si avvicina al brasiliano. Trattato già lo scorso anno, prima di ripiegare su Cole, negli ultimi dieci giorni l’agente è stato contattato due volte dalla Roma (che rimane però molto dietro), ufficialmente per conoscere l’esito della trattativa con il Napoli. Il croato viene valutato 15 milioni: l’ultima offerta di De Laurentiis è di 9 milioni più il cartellino di El Kaddouri. Quello che è certo è che il ragazzo pensa al grande salto: «In Emilia sono felice ma vorrei giocare in una piazza più importante». Altro identikit che a Trigoria stanno seguendo è quello di Masuaku. Se ne occupa lo stesso intermediario al quale Sabatini ha affidato di seguire la vicenda-Baba, accantonata per la nota questione degli extracomunitari. Il Genoa si è fermato ad un’offerta di 4 milioni, l’Olympiacos ne chiede 11. Con 7-8 milioni l’affare va in porto ma il francese non sembra essere la prima scelta di Sabatini. Probabilmente nemmeno la seconda. Più fascino riscuote certamente Digne per il quale a giugno l’agente Beck due volte è stato visto a Trigoria. Nei giorni scorsi il tecnico del Psg, Blanc, ha ammesso all’Equipe che l’ex Lille «ha chiesto molto chiaramente di essere ceduto». Il Liverpool è in pole ma non può garantirgli il posto da titolare (c’è Moreno). L’Atletico Madrid è concentrato sul ritorno di Filipe Luis (16 milioni l’offerta, 22 la richiesta dei Blues). Due situazioni che giocano a favore della Roma a patto che la proposta di prestito con diritto di riscatto diventi più allettante per il club parigino.
L’ARRIVO DEL POLACCO – Quello che non ha Siqueira, brasiliano con passaporto comunitario, che si vedrebbe chiuso proprio dal rientro di Filipe Luis. Sul terzino ex Lazio e Udinese è piombata la Juventus che però non ha ancora chiuso. Rimane in lista anche Schmelzer: anche per il tedesco, c’è stato un pour-parler che al momento non ha avuto seguito. Aspettando novità, l’unico volto nuovo atteso a breve a Trigoria (domani mattina) è quello di Szczesny, in arrivo dall’Arsenal con la formula del prestito. Confermato l’interesse per H’Maidat che rimane un altro anno a Brescia, si lavora perMarquinho al Carpi. Torosidis piace al Bologna.