Francesco Totti è e sarà sempre il re di Roma ma, a giudicare dal numero di tifosi con la scritta “Pjanic 15” sulle spalle accampati fuori dall’hotel indonesiano della squadra giallorossa, è evidente come il centrocampista bosniaco stia rapidamente diventando una delle stelle romaniste più conosciute. Il centrocampista, che ha siglato un gol spettacolare la scorsa settimana al Melbourne Cricket Ground nella gara contro il Manchester City, è stato accolto alla grande dagli appassionati indonesiani sin dal suo arrivo lo scorso venerdì e oggi, assieme ad asroma.it, ha risposto alle domande poste dai tifosi sulla pagina Facebook del club. Qui di seguito la sessione Q&A integrale…
Che traguardi vuoi raggiungere con la Roma?
“Vorrei provare a ottenere molti titoli e aiutare il club a vincere il più possibile, ogni stagione. Non è facile, poiché ci sono molte squadre forti in Serie A. Giocare la Champions League ogni anno è fondamentale. La priorità è vincere titoli e mettere trofei in bacheca”.
Speri un giorno di poter indossare la maglia numero 10, quando Totti avrà smesso di giocare?
“No, credo sia Francesco a dover decidere chi indosserà il suo numero 10. Penso sia un numero molto importante per i tifosi, per la società e per tutti a Roma. Penso che la cosa migliore da fare sia far decidere a Francesco chi prenderà quella maglia perché Francesco ha fatto moltissimo per questa società e per tutta Roma. Non è facile avere quel numero. Comporta molte responsabilità. I tifosi saranno contenti se a scegliere sarà Francesco. È un numero molto importante”.
Qual è stato il momento più bello, da quando giochi nella Roma?
“Non lo so, forse la nostra ultima partita contro la Lazio. È stato incredibile vedere quanto fossero felici i tifosi. Era una gara molto importante per entrambe le squadre ma alla fine ha vinto la migliore. La squadra più forte è finita davanti in classifica. La stagione è stata positiva e quella partita è stata veramente qualcosa di incredibile”
Chi era il tuo idolo da bambino?
“Zidane. Era pazzesco quello che riusciva a fare con la palla e come giocava per i compagni. Faceva molte cose semplici ma a volte, le cose più semplici erano anche le più difficili. Era fantastico vederlo giocare e guardare ogni partita in cui lui era in campo. Per quanto mi riguarda, nel tempo passato a guardare calcio, Zidane è uno dei migliori che abbia mai visto”.
Cosa ti piace di più di Roma?
“La città è fantastica. Ogni giorno imparo qualcosa di nuovo perché la città è stupenda. Penso che il Colosseo sia una delle cose più belle del mondo. Il tempo è fantastico durante l’anno e si mangia molto bene. Sono felice di essere qua. Ogni giorno vedo sempre qualcosa che non avevo mai visto prima”.
Qual è il segreto delle tue punizioni?
“Non c’è un segreto particolare ma ci lavoro molto. So che in alcune partite possono essere fondamentali per la squadra. L’abbiamo visto nella partita con la Lazio. Il secondo gol è nato da un calcio di punizione quando Mapou ha segnato di testa. C’è molto lavoro dietro. Ogni giocatore ha i suoi punti forti, io ho i miei. Lavoro sodo ogni giorno per migliorarmi”.
Chi è stata la figura che ti ha influenzato di più nel corso della tua carriera?
“Penso che la persona più importante della mia carriera, sin dall’inizio, sia stato mio padre perché mi ha sempre seguito e mi conosce meglio di chiunque altro. Sa quello che devo fare e le cose in cui devo migliorare. Dopo ogni partita mi dice sempre cosa ho fatto bene e quello in cui, invece, devo migliorare”.
Qual è il tuo ruolo preferito?
“Centrocampista centrale perché riesco a giocare molto la palla. Mi piace avare la palla tra i piedi. Credo che la filosofia del nostro allenatore mi avvantaggi perché sono un giocatore a cui piace giocare per gli altri e con gli altri. È quello che mi chiede l’allenatore, nel ruolo di centrocampista centrale”.
Qual è l’obiettivo principale per la prossima stagione?
“Provare a vincere qualcosa. La scorsa stagione è stata difficile perché la Juventus ha giocato molto bene per tutto l’anno e alla fine ha vinto il campionato e giocato la finale di Champions League. Proveremo ogni anno ad avvicinarci alla Juve. È importante disputare la Champions League ogni stagione e cercare di vincere dei trofei”.
Lavorerai sempre nel calcio quando deciderai di smettere?
“Non lo so, sono ancora giovane. Spero di giocare a calcio ancora per molto tempo perché mi piace moltissimo. Vedremo, probabilmente sì. Perché no?”
C’è un motivo per cui indossi il numero 15?
“È il primo numero che ho avuto in carriera, quando giocavo nel Metz, quindi ci sono affezionato. Mi piace anche l’8 ma quando sono arrivato non era disponibile”.
Secondo te chi è stato il miglior giocatore della Roma la scorsa stagione?
“Penso che molti giocatori abbiano disputato una stagione positiva. Credo che Radja abbia giocato molto bene, così come Florenzi e Manolas. Ma non mi piace parlare dei singoli perché il calcio è uno sport di squadra. Se qualcuno gioca bene è perché i compagni l’hanno aiutato a farlo. Se dovessi scegliere tra quei tre, sceglierei Radja”.
Ultima domanda, qual è stato il gol più bello della stagione passata?
“Il gol di Mapou contro la Lazio, senza dubbio”.
Fonte: asroma.it
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