LA REPUBBLICA Un’altra Roma a Melbourne. Real Madrid battuto ai rigori

Real Madrid-Roma
Real Madrid-Roma

(M. Pinci) Una settimana fa la fischiavano i suoi stessi tifosi per il ko alla prima uscita stagionale. Oggi la Roma riscopre il piacere di vincere, seppure ai rigori, addirittura contro il Real Madrid, e pazienza se siamo appena alla seconda amichevole dell’estate. Davanti al Real, quello vero, con Cristiano Ronaldo, Bale, Modric e Benzema, in uno stadio verissimo – il Cricket Ground di Melbourne, riempito da 80mila spettatori galvanizzati, roba cui i giallorossi non è che siano proprio abituati – Garcia ha potuto mostrare una squadra diversa da quella impacciatissima in montagna. E non solo per l’esordio nella ripresa dei reduci dalle nazionali.

Gervinho sembra per 45 minuti l’ala imprendibile di due anni fa, De Sanctis si riscopre determinante a 5’ dalla fine e ai penalty, quando respinge il tentativo di Lucas Vazquez e favorisce la realizzazione decisiva di Keita. Persino l’ex desaparecido Cole nel primo tempo pare un giocatore ritrovato. Pochi lampi, un salvataggio di Marcelo su Totti e una traversa di De Rossi. Della Roma della scorsa stagione resta proprio la difficoltà a rendersi pericolosa sotto porta: ma è per risolvere il problema che Sabatini tratta Dzeko e Salah. Intanto giocano Destro e Doumbia, che ha già il visto per tornare al Cska, in attesa che i russi alzino l’offerta. Meglio Totti, pure all’alba dei 39 anni. Dietro Castan fatica, ancora legnoso: la vera notizia è vederlo in campo.

Non gioca invece Alessio Romagnoli: ufficialmente per un affaticamento muscolare, in fondo s’è aggregato solo martedì e sul campo ha lavorato due giorni appena. Ma le cifre in ballo per un suo trasferimento lasciano intuire l’uso di una cautela particolare: il Milan infatti ha messo sul piatto 25 milioni, la Roma pretende che Galliani arrivi a 30 (magari grazie ai bonus) e intanto parla del ragazzo col Chelsea. Domani contro il City Garcia dovrebbe farlo esordire. Altrimenti, i sospetti su un addio imminente diventerebbero quasi certezze.

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