Queste le dichiarazioni del capitano giallorosso al quotidiano As:
Sei nato a Roma, hai debuttato con la prima squadra nel 1992 e sei ancora qui: come hai fatto?
Non è stato facile. In questi 24 anni ci sono state molte gioie ma anche problemi e dolori
Esistono giocatori in via di estinzione, come te…
Può darsi ma questo era il mio sogno sin da bambino. Ho sempre sognato di indossare questa maglia per tutta la vita. Non so se io sono l’unico ad averlo fatto di quello che lo desiderano, comunque per me è un vero orgoglio
Perché non hai mai lasciato la Roma?
La Roma è sempre stata la mia squadra, da tutta la vita. Sono sempre stato un tifoso e lo sarò sempre. C’è stato un momento in cui ho pensato seriamente di partire ma poi ho deciso di rimanere
Te ne sei pentito?
Nessun rimpianto perché è una decisione che ho preso. E’ vero, avrei potuto guadagnare più soldi e titoli ma è stata una scelta di cuore. Sono orgoglioso della mia carriera nel club, di quello che ho fatto e di quello che continuo a fare. Sapevo che sarebbe stato difficile vincere una Champions e, per questo, non sarei riuscito a vincere un pallone d’oro. Un peccato.
Nel 2004 sei stato vicino al Real. Cosa è andato storto?
Ci sono stati dei problemi a Roma ma poi sono stati risolti. Ho agito con il cuore.
Tornate ad affrontare il Real in estate…
Con il Real non ci sono amichevoli, sono sempre gare di prestigio.
Fonte: As.com
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