Per un attaccante africano che arriva, un altro (o due) che se ne va. La Roma non rivoluzionerà la sua rosa per la prossima stagione, aggiungerà tasselli giusti in vista della Champions League e di una lotta scudetto che forzatamente dovrà essere più combattuta ed esaltante dell’ultima annata. Ma l’attacco, reparto sensibile a variazioni, sta già mutando il proprio aspetto.
André Ayew è il primo colpo designato: si aspettava solo la qualificazione diretta in Champions per l’esterno offensivo ghanese, che ha lasciato ufficialmente Marsiglia ed ha già incontrato i dirigenti giallorossi. Fra pochi giorni il sì definitivo con quasi 3 milioni netti a stagione pronti per il 25enne calciatore figlio dello storico ex fantasista Abedì Pelé.
E con l’ingaggio di Ayew non è più intoccabile la posizione dell’ivoriano Gervinho, fino a poche settimane fa vero e proprio pupillo di Rudi Garcia, il quale però si è accorto di poter costruire un’ottima Roma anche senza il suo numero 27. Rendimento scarso, con soli due gol in campionato, condizione fisica poco rassicurante a causa dei vari stop muscolari, per non parlare di quei ritardi e viaggi in Africa tra coppa e qualificazioni che hanno indispettito la società. Sabatini è già nell’ordine di idee di cedere il giocatore di fronte ad una proposta superiore ai 10-12 milioni, Garcia potrebbe dare l’assenso visto che un altro suo pallino come Ayew potrà sostituirlo in rosa.
Gervinho ha però detto no alla prima proposta giunta nella capitale, quella degli arabi dell’Al-Jazira pronti comunque a riempirlo d’oro. L’ivoriano potrebbe cambiare idea qualora Hervè Renard, ex ct della sua nazionale e nuovo tecnico del Lille, lo chiamasse con se’ nella sua prossima avventura in Ligue 1. In Francia Gervinho è considerato un idolo viste le ottime esperienze tra la stessa Lille e Le Mans, oltre ad avere un rapporto speciale con Renard che nell’ultima Coppa d’Africa lo ha aspettato nonostante le 3 giornate di squalifica del romanista. E con l’addio di Gervinho potrebbe salutare anche Seydou Doumbia, che si ritroverebbe a Roma solo soletto senza alcun connazionale dalla sua parte. Ancora difficile capire se spunteranno pretendenti per il centravanti arrivato a gennaio, ma un ritorno in prestito al CSKA non è da escludere affatto.
Keivan Karimi (Twitter @KappaTwo)
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