Queste le parole del tecnico dell’Udinese Andrea Stramaccioni alla viglia della sfida contro la Roma:
Si gioca nuovamente contro una squadra molto motivata. La sconfitta contro la Samp servirà da lezione?
“Sono stati di lezione gli ultimi 25 minuti. Fino allo 0-2 l’Udinese era viva, con il gol annullato e il palo di Widmer. Abbiamo sbagliato a mollare nel finale e abbiamo lavorato molto in settimana su questo. Domenica incontriamo una delle squadre con più motivazioni del campionato, perché si giocano la Champions con i rivali di sempre. In più la squadra viene da un ritiro, cosa rara, e saranno motivati al massimo. Noi non vogliamo regalare niente a nessuno. Abbiamo lavorato in maniera intensa per tutta la settimana e siamo pronti a fare la nostra partita”.
La squadra stecca spesso la conferma. Perché?
“Credo sempre nei ragazzi che giocano. A detta di tutti, il primo tempo e l’inizio del secondo con la Samp sono stati equilibrati. E’ normale che ci siano motivazioni differenti e sono certo che quelle della Roma saranno anche maggiori di quelle della Samp. Non vogliamo fare le vittime sacrificali di nessuno e provare a fare il massimo”.
Giocherà la squadra migliore?
“Non può essere una partita per fare esperimenti, perché il valore della Roma richiama la migliore Udinese. Ci sarà qualche giovane in campo, ma l’ossatura sarà la migliore, visto che la gara è di alto livello. Avrà spazio chi ho visto bene in seimana”.
Come si risolvono questi cali di tensione nel corso della stagione?
“Questa deve essere la tematica principale della prossima stagione, perché la squadra non può e non deve rilassarsi ogni qualvolta fa qualcosa di buono. L’Udinese ha fatto un buon percorso, ma questa resta la lacuna più grande e vogliamo annullarla. Ci cominceremo a lavorare in queste ultime tre partite; per questo ho cercato di creare la giusta tensione e il giusto agonismo nel gruppo. Questo è il dato che mi ha lasciato più rammarico: cadere dopo un filotto di tre o quattro ottime prestazione. Domani possiamo già dare una bella risposta sul campo contro la squadra più difficile da affrontare al momento”.
Come sta Di Natale? Come disegnerai il centrocampo con i rientri di Allan e Badu?
“Totò ha questo problemino all’adduttore. Vuole esserci, ma non dobbiamo andar via con un giocatore indisponibile. Se sarà convocato, sarà in grado di giocare, altrimenti lavorerà per il Sassuolo. A centrocampo contro la Samp sono mancati due centrocampisti che spesso sono stati la cartina tornasole del nostro gioco. Ha esordito Hallberg, che è stato anche sfortunato nell’infortunarsi. Eravamo diversi, finché ha retto, questo centrocampo aveva gamba e qualità, ma con la stanchezza i doriani hanno avuto la meglio in mediana. Non la ritengo comunque una bocciatura”.
Pensa che Verre sia pronto per arrivare qui?
“In questo momento non è ancora giusto parlare di mercato. Posso dire che Valerio è uno dei tanti giocatori che l’Udinese monitora e può rappresentare l’identikit giusto per l’Udinese del futuro. Lo conosco bene e sono contento della sua buona stagione, come quella di Faraoni e di tanti ragazzi che sono stati dati in prestito”.
Pensa che Guilherme giochi meglio con Pinzi piuttosto che con Badu?
“Guilherme è più sfrontato nel gioco quando ha Pinzi vicino, questo è vero. Sono una coppia complementare. Badu ha altre caratteristiche e le sue migliori prestazioni le ha fatte da interno. Lui e Allan sono due interni importanti e Pinzi-Guilherme una buona coppia centrale”.
Ha detto che ci saranno giovani. Non pensa sia sbagliato mandarli allo sbaraglio?
“Non credo di avere mai mandato in campo un giocatore della Primavera allo sbaraglio, perché non vi è mai stata esigenza tecnica. Perica, Aguirre e Hallberg sono giovanissimi, ma fanno parte in pianta stabile della Prima Squadra. Quando parlo di giovani, mi riferisco soltanto alla carta d’identità. So quanto è importante per un giocatore della Primavera sentirsi osservato dal tecnico della Prima Squadra, ma non è mia intenzione gettarli in campo in serie A senza una concertazione con la società; per questo per me è importante che si allenino questi ragazzi con noi. C’è differenza tra ragazzi della Primavera e giovani che sono in Prima Squadra, già con esperienze in prime squadre di altri campionati come quelli suddetti”.
Come intende migliorare il tiro dalla distanza?
“Ci stiamo lavorando tanto. Facciamo minimo due sessioni di tiri in porta a settimana con Stankovic, ma credo che il problema non sia di esecuzione tecnica, piuttosto di scelta. Guilherme, Badu e Allan hanno un ottimo calcio da fuori, ma devono migliorare sulla scelta del tiro. E’ un aspetto in cui i nostri centrocampisti devono aumentare il coraggio, ma non è un mistero infatti che ci sono un po’ mancati i gol dei centrocampisti”.
Chi giocherà in difesa al centro?
“Ho provato entrambe le soluzioni. I quattro difensori centrali stanno bene e mi riserverò di decidere domani, visto che è soltanto una scelta tecnica. Abbiamo fatto molte prove, anche perché li voglio tutti e 4 sulla corda e pronti, magari, anche a entrare a gara in corso in una partita importante. Ho dei punti fermi, ma anche per un discorso di tensione giusta è importante che tutti sentano di poter giocare domani. Qualche ballottaggio c’è, è normale”.
Come si pone sulla questione del possibile addio di Stankovic?
“Mi dispiace aver letto delle cose false sulla questione. Quello che ha fatto Deki è sotto gli occhi di tutti. Mi dispiace che domani non sarà al mio fianco per squalifica, ma molte cose dette sono state esageratamente gonfiate. Lui ha una situazione uguale a quella del resto dello staff, solo la mia è differente per volontà societaria. Dejan ha un rapporto stupendo con ambiente e società, poi la società e i singoli faranno le loro valutazioni, da buoni professionisti”.
Poi spazio alle domande dei tifosi arrivate sui social network.
Emozioni nel tornare all’Olimpico da ex visti i suoi trascorsi?
“Non sono di quelle persone che rinnegano il passato. Sono romano e da ragazzo tifavo Roma. Se sono tra i professionisti lo devo a loro e alle persone che mi hanno voluto bene, come Bruno Conti. Nella mia testa però c’è solo l’Udinese e domani cercheremo di fare la nostra partita. Abbiamo il nostro percorso da seguire e i ragazzi lo sanno”.
Quale sarà la maggiore difficoltà nell’affrontare la Roma? Sarà condizionante il risultato della Lazio?
“Per noi no, ma credo anche per loro, perché poi c’è il derby e la Roma non può speculare. Loro giocheranno assolutamente per vincere e la chiave saranno i tanti duelli in campo. Se noi, non rinunciando ad attaccare, resteremo organizzati e con voglia di soffrire e fare chilometri, potremmo concretamente mettere in difficoltà i giallorossi”.
Cosa pensa del campionato disputato da Thereau?
“Cyril ha fatto una grandissima stagione al primo anno con la nuova maglia e calcolando le difficoltà che abbiamo avuto nel sostenere le due punte nella prima parte del campionato. Nella seconda parte siamo riusciti a dargli più spazio. E’ in doppia cifra per gol stagionali e, scherzando, gli dico sempre che ora non sarà facile confermarsi”.
Fonte: udinese.it