AS ROMA Frey: “Fui vicino alla Roma di Capello”

Sebastien Frey
Sebastien Frey

Sebastien Frey, portiere del Bursaspor Kulübü Derneği, ex calciatore di Parma e Inter, ha parlato in lunga intervista del calcio italiano e ha svelato un interessante retroscena di mercato riguardo la Roma:

“Del calcio italiano mi manca tanto, ho giocato con grandi squadre e con grandi compagni, soprattutto l’affetto, lo spirito di gruppo. La qualità del calcio in Italia è superiore rispetto a quello turco, la Serie A continuo a seguirla, anche attraverso i social. Ho ancora un anno di contratto col Bursaspor, qui è cambiato molto, anche la proprietà, più avanti fare delle valutazioni. E va detto che il calcio italiano è in crescita, quando andai via sembrava in calo, quest’anno, con la Juventus in finale di Champions League, con due semifinaliste in Europa League, la tendenza è cambiata”.

Il portiere poi svela un retroscena di mercato: “Fui vicino alla Roma quando stavo andando via dall’Inter, Fabio Capello non ha mai nascosto la stima nei miei confronti”.

Sull’Inter: “Non sono preoccupato per l’Inter, sono convinto che tornerà presto a essere protagonista, e Roberto Mancini in questo è un’assoluta garanzia”.

Sulla situazione del Parma: Mi fa male vedere il Parma in queste condizioni, è una città fantastica, una piazza accogliente. Lì ho lasciato tanti amici e tante persone fantastiche. Per questo faccio i complimenti a tutti quelli che sono scesi in campo da gennaio in poi. Dare tutto in queste condizioni significa essere uomini veri, è forse la cosa migliore della stagione calcistica italiana.

Su alcuni suoi ex compagni: “Buffon? E’ un ragazzino, l’ho visto, quando come lui, come me, sei avanti con gli anni, ti rendi conto di tante cose, non ti stanchi mai di voler vincere se sei abituato a farlo. Ho mandato per esempio un messaggio a Luca Toni, ‘cavolo hai vinto tutto e non ti stanchi mai’. Lo stesso vale per Gigi, è un trascinatore, un leader, uno che non si accontenta. A fine carriera sarà quello che più di altri avrà lasciato un segno nell’era moderna. Senza rubare niente a nessun altro portiere”.

Fonte: Tele Radio Stereo

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