9 maggio 1937, Lucca – Stadio del Littorio
Lucchese-Roma 5-1
Serie A, quattordicesima giornata del girone di ritorno
Domenica 9 maggio 1937 la seconda tappa del Giro d’Italia parcheggia la maglia rosa sulle spalle di Quirico Bernacchi. Primo sul traguardo di Acqui per la sua prima ed ultima vittoria di tappa al Giro. Primo, pure, nella classifica generale che vede in testa un quartetto di sognatori destinati a evaporare nelle due prove a cronometro e nella selezione naturale che si fa in salita: in altri termini, divorati da Gino Bartali. Bernacchi, messo da parte un buon numero di prime pagine buone per l’album dei ritagli, dopo quel 9 maggio rimedierà poco altro. Abbandonato dai gregari, in una tappa si vede costretto a dissetarsi come può: beve da una pozzanghera e si ritira con un febbrone che poi scoprirà essere tifo. Gli rimarrà il ricordo di quel 9 maggio, una domenica che registra un dominio ben più duraturo, quello delle auto tedesche nel Gran Premio di Tripoli. Tradito subito da una candela, Tazio Nuvolari sul circuito libico getta la spugna dopo una manciata di giri rimanendo a guardare le quattroruote regine della velocità annusare la soglia dei 300 chilometri orari.
Come se non bastassero le due e le quattro ruote, ci si mettono di mezzo pure una imponente parata militare sui Fori Imperiali e addirittura il Novara terzultimo in classifica, che monopolizza le pagine dedicate al calcio travolgendo per 4-0 il Bologna capolista.
Davvero troppo fitto il menu di quella domenica 9 maggio 1937, insomma, per poter dare immediatamente il giusto peso all’impresa di un ragazzino di 15 anni, 9 mesi e 3 giorni che alla seconda presenza in campionato diventa il più giovane marcatore nella storia della Serie A segnando il gol della bandiera in una giornata a dir poco nera per la sua Roma.
Un’impresa che tuttora rappresenta un record: firmato Amedeo Amadei. Settantacinque anni prima di entrare nella Hall of Fame giallorossa e ancora tutto sommato lontano dalla transizione dal ruolo di ala a quello di centravanti – una mossa che gli cambierà la carriera e deciderà anche una buona fetta di storia della Roma – Amadei viene aggregato alla lista dei giocatori che viaggiano verso Lucca una settimana dopo avere esordito in Serie A contro la Fiorentina (2-2 a Campo Testaccio). In mezzo, il 6 maggio, la prima apparizione in Coppa Italia, ancora nel ruolo di esterno destro nel quintetto avanzato: ottavi di finale, 3-1 al Torino con note di cronaca essenziali: tripletta di Dante Di Benedetti e infortunio di Fulvio Bernardini. Fuffo non ce la fa e per Lucca non parte, costringendo il tecnico Luigi Barbesino a ridisegnare la squadra. Di Benedetti scala in mediana, mentre in attacco – con Amadei e Domenico D’Alberto sulle ali – vengono schierati due interni modenesi (Alfredo Mazzoni e Franco Scaramelli) ed il centravanti lodigiano Otello Subinaghi.
Si mette subito male: al 3’ la Roma è sotto, ma alla mezzora arriva il gol di Amadei, che vale un record forse imbattibile ma non evita il tracollo. I giallorossi tornano sotto di un gol, poi nella ripresa Guido Masetti si infortuna costringendo Barbesino a spedire in porta Di Benedetti. Nato attaccante, dirottato in mediana e finito tra i pali, Dante incassa il resto del punteggio finale di 5-1. La Lucchese, che vince con una tripletta di quel Danilo Michelini che in estate passerà proprio in giallorosso per puntellare l’attacco, fa festa per un giorno riscattando il 3-0 incassato all’andata nella Capitale. La Roma, invece, mette in archivio il primo dei 111 gol che Amadei – centravanti della squadra campione d’Italia nel 1942 – collezionerà in 234 presenze tra campionato e Coppa Italia a difesa dei colori della Capitale.
Nati oggi (i dati statistici si riferiscono al totale delle competizioni ufficiali)
Raoul Bortoletto, 9 maggio 1925 a Treviso – Difensore: 133 presenze, 10 gol
Luciano Spinosi, 9 maggio 1950 a Roma – Difensore: 144 presenze, 6 gol
Fulvio Collovati, 9 maggio 1957 a Teor (UD) – Difensore: 65 presenze, 1 gol
Leandro Cufré, 9 maggio 1978 a La Plata (Argentina): Difensore: 108 presenze, 2 gol
Fonte: asroma.it
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