«Non devo giustificare lo staff azzurro, perchè sull’estrema correttezza e linearità del nostro comportamento nessun dubbio. Ho profonda stima per i colleghi radiologi, di quelli di Torino e di quelli di Firenze: i referti sono diversi, un pò di dubbio consentitemi di mantenerlo. Se il secondo referto dice una cosa, non è detto che il primo sia completamente sbagliato»: lo ribadisce il medico azzurro Enrico Castellacci, facendo il punto sul caso Marchisio all’indomani delle due diagnosi divergenti sull’infortunio.
Fonte: ansa