(M.Gaetani) –I due allenatori devono fare i conti con una lista di indisponibili impressionante: Montella è privo di tutti i centravanti di ruolo, riesce a recuperare Babacar almeno per la panchina e si affida al tridente atipico Joaquin-Ilicic-Salah, chiedendo un sacrificio agli acciaccati Borja Valero e Pizarro in mediana. Garcia non ha a disposizione Totti oltre ai lungodegenti Castan, Maicon e Strootman, spazio a Ljajic da centravanti tattico. Fin troppo tattico, visto che il serbo a volte si ritrova a ricevere palla nella propria trequarti per provare ad alleggerire una pressione viola esasperata. Due conclusioni di Salah e Borja Valero non raggiungono i pali di Skorupski grazie all’opposizione dei difensori giallorossi, al 17′ il match conosce la sua prima svolta.
DISASTRO DE ROSSI – Roma apparentemente in controllo del possesso palla, De Rossi sbaglia tutto e regala palla a Salah: l’egiziano in campo aperto sa essere letale e serve Ilicic. Destro secco dello sloveno, Skorupski riesce soltanto a toccare, sfera nel sette e viola avanti. Il capitano giallorosso di giornata accusa un problema fisico ma resta in campo, finendo quasi per provocare l’immediato raddoppio. Altra ripartenza rapidissima dei padroni di casa, il destro di Joaquin viene respinto proprio da De Rossi, che chiede il cambio: dentro Pjanic. Fra le due chance si era visto Iturbe, bravo nel raccogliere un filtrante di Keita ma meno bravo al momento di girare verso i pali. Garcia perde anche Manolas per un infortunio alla schiena, lo rileva Astori. I viola spariscono gradualmente dal campo dopo mezz’ora di sfuriata, Ljajic può dare un altro dispiacere ai suoi ex tifosi dopo la rete segnata in campionato: Florenzi riceve in fuorigioco da Pjanic, eccellente stop e diagonale, Neto respinge e il tap-in del serbo finisce alle stelle.
SERATA NO PER LJAJIC – Montella, prima dell’intervallo, deve ridisegnare la squadra per l’infortunio di Pizarro: per un cileno che esce ne entra un altro. Fernandez va a posizionarsi intermedio, con Badelj accentrato davanti alla difesa. Si riparte con una Fiorentina sempre più timida e una Roma più carica. Al quarto d’ora Keita alza la testa e vede Iturbe sul filo del fuorigioco. Posizione regolarissima, l’ex Hellas si presenta a tu per tu con Neto e opta per il dribbling. Il contatto fra i piedi sembra provocato (involontariamente) dall’attaccante, il brasiliano tocca anche il pallone con la mano in uscita bassa. Lahoz assegna il calcio di rigore, riuscendo nell’impresa di far infuriare i viola – per la decisione – e i giallorossi, che chiedevano a gran voce il rosso per fallo su chiara occasione da gol. Non c’è Totti, tocca a Ljajic. Destro incrociato, Neto riconquista definitivamente i suoi tifosi e mantiene lo 0-0.
LA TESTA DI KEITA – Fiorentina in tilt, la difesa continua a rimanere alta senza armonia, al 22′ l’imbucata premia Nainggolan. Strepitosa uscita di Neto a 35 metri dalla porta, Pjanic pregusta la soluzione da lontano, fallo tattico di Badelj a negare l’ambizioso tentativo. La stanchezza viola affiora minuto dopo minuto nonostante qualche conclusione da fuori area, Aquilani per Borja Valero è una sostituzione che non garantisce il cambio di ritmo, trascorsa la mezz’ora la Roma impatta. Angolo da destra di Florenzi, su Keita c’è Marcos Alonso che crolla a terra: per i viola la ragione è una spinta del maliano, all’ex Barcellona importa poco e di testa fa 1-1. La carta Babacar nel finale non sposta gli equilibri, per Garcia è un pareggio positivo, Montella ha bisogno di un altro colpo grosso all’Olimpico.
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