La miglior squadra del campionato, dati alla mano. Non solo per i punti in classifica – 57 in 24 gare – che la stabilizzano al primo posto e a più 9 sulla Roma seconda. Ma anche in termini statistici.
Mettiamo il dato dei gol fatti e subiti, ad esempio. La Juventus di Allegri è la formazione della Serie A che segna di più e subisce meno, con 51 reti fatte e 13 incassate. Non a caso, consultando le statistiche della Lega Calcio, i bianconeri guidano le graduatorie dei tiri dentro e della percentuale pericolosità.
Graduatorie che indicano quanto una formazione sia produttiva dal punto di vista offensivo. Tutto bello e perfetto, dunque? No, c’è un ma. Oppure un però, se preferite. La Juventus è sì la prima della classe, ma è in ritardo di punti rispetto alla scorsa stagione, quando la panchina dell’allenatore era occupata da Antonio Conte. A questo punto del torneo, dopo 24 turni, il punteggio era a quota 63 con 59 gol realizzati e 19 subiti. Meglio in avanti, un po’ peggio dietro. Ma il computo di vittorie, pareggi e sconfitte era così distribuito: 20 vittorie, 3 pareggi e 1 sconfitta (contro la Fiorentina). Quest’anno risultano 17 successi, 6 pareggi e 1 ko. La sintesi estrema potrebbe essere questa: la Juve di Allegri vince di meno di quella di Conte, ma rischia meno in difesa.
Colui che, invece, non ha conosciuto differenze di rendimento è l’attaccante argentino, Tevez: è lui l’uomo più prolifico della rosa con 14 reti. Dodici mesi fa era a 13. Il suo apporto di gol e giocate è pressoché invariato.
I giocatori più presenti per minutaggio sono il portiere Buffon, i difensori Chiellini, Bonucci, Lichtsteiner, i centrocampisti Pogba, Marchisio, Pirlo, Vidal, Pereyra, gli attaccanti Tevez e Llorente. Il sistema di riferimento è il 4-3-1-2.
Fonte: Asroma.it