Si comincia con l’Europa League. Oggi alle 19 la Roma ospita gli olandesi del Feyenoord, dopo la gara di domenica contro il Parma. In quel caso i giallorossi sono usciti dal campo tra i fischi, dopo una prestazione che definire opaca sarebbe riduttivo. Il fattore campo, purtroppo, si è ribaltato: la Roma non vince in casa nei 90′ dal 30 novembre scorso, contro l’Inter. Due mesi e mezzo fa. Troppo per una squadra che vuole competere per il titolo e andare avanti in Europa League. Il tecnico Rudi Garcia punta alla vittoria rotonda: “Non basta l’1-0. Ci sono 90 minuti e più in Olanda. Vogliamo lottare e correre come pazzi per vincere la partita”. Fattore casa negativo che si traduce nel dispiacere dei tifosi: “Siamo in difetto verso i nostri fan. Io in primo e anche i giocatori vogliamo vincere domani. C’è solo questo da fare”. Anche Florenzi, nella conferenza congiunta con il tecnico francese, cerca di caricare positivamente l’ambiente: “Se i tifosi vorranno vedere una Roma agguerrita, noi alle 19 saremo lì a dar battaglia”. Sulla difficoltà dell’Europa League si pronuncia il jolly giallorosso: “Non so se abbiamo le qualità per vincerla, ma per arrivare lontano sì. Siamo consapevoli di essere una squadra forte”. Sulle qualità Garcia non si pronuncia, ma sull’esperienza internazionale sì: “Abbiamo bisogno di esperienza in Europa. Abbiamo bisogno di farci un nome. In campionato lottiamo tutto l’anno per qualificarci in Europa, puntando alla Champions. Ma per portare in alto i colori della Roma bisogna giocare tutti gli anni in Europa”.
In settimana è stato presentato Seydou Doumbia, che ha fatto il suo esordio nella partita di domenica, senza però lasciare il segno. Ingenerosi i fischi ricevuti, per una prestazione sì brutta, ma con tutte le attenuanti del caso. L’ivoriano capisce i fischi e li giustifica: “La partita di ieri è stata difficile e dovevamo vincere per accorciare la distanza dalla prima, lavorerò per trasformare i fischi in applausi”. Nonostante la presenza in Coppa d’Africa, Doumbia non ha molti minuti nelle gambe: “Non ho giocato tante partite da novembre ad oggi. Intendo lavorare sodo per terminare il campionato in bellezza”. A Roma tutti sperano che ritrovi la condizione il prima possibile. I suoi gol servono enormemente alla causa giallorossa, ed è proprio questo il motivo del suo arrivo nella Capitale.
Sul fronte mercato, si fanno sempre più insistenti le voci di una partenza di Miralem Pjanic verso l’Inghilterra. Il bosniaco non sta ripetendo quanto fatto la scorsa stagione ed è anche stato oggetto di critiche da parte di Rudi Garcia, che ha ammesso la poca incisività del giocatore nei mesi scorsi. Su di lui, allora, ecco spuntare due grandi club d’oltremanica: il Liverpool ed il Manchester City. I reds lo vorrebbero far diventare l’erede di Gerrard e intavolerebbero volentieri una trattativa economica con la Roma, con la speranza di far rientrare anche Nainggolan e Ljajic; il tecnico del Liverpool Rodgers è venuto proprio a Roma, formalmente in vacanza, ma con l’obiettivo di convincere Pjanic. Il City, invece, che piace di più al centrocampista per via della possibilità di giocare la Champions League nella prossima stagione, metterebbe sul piatto Stevan Jovetic, da tempo nel mirino di Sabatini. Menter le due inglesi litigano per Pjanic, un’altra squadra d’oltremanica continua a seguire Strooman: è sempre lo United di Van Gaal, che non si lascia condizionare dagli infortuni subiti dal centrocampista olandese.
Le condizioni fisiche di Maicon costringono Sabatini a dover sondare il mercato per la fascia. Il primo nome sulla lista è quello di Bruno Peres del Torino, che il d.s. segue da tempo e al quale si è avvicinato in gennaio. Cairo potrebbe chiedere una cifra molto alta, intorno ai 20 milioni, ma la Roma potrebbe inserire qualche giocatore, su tutti Torosidis, come contropartita.
Contro il Feyenoord giocherà sicuramente Skorupski, come preannunciato ieri da Garcia. A destra ballottaggio Torosidis-Florenzi, mentre al centro confermata la coppia Manolas Yanga-Mbiwa e a sinistra Holebas. A centrocampo Pjanic ha smaltito l’influenza ed è a disposizione; Garcia sceglierà tra lui e Keita. A comporre il terzetto di centrocampo De Rossi e Nainggolan. In attacco torna Totti, anche lui a riposo contro il Parma per una sindrome influenzale, ma al 100% oggi. Con lui nel tridente Gervinho e Ljajic.
A cura di Matteo Isidori