Un gol di Mattia Destro, separato in casa, nel debutto stagionale contro gli ungheresi del Giyrmot Gyor (seconda divsione; 1-2); un missile di Pjanic da quasi 30 metri e una punizione «a foglia morta» di Ljajic contro il Manchester City (6-7 d.c.r); nessun gol contro Real Madrid (0-0 e vittoria ai rigori) e Sporting Lisbona (sconfitta 0-2). Questo è il bilancio offensivo romanista nelle quattro amichevoli del precampionato. Non certo incoraggiante per quello che è stato l’ottavo attacco del campionato scorso, con 54 gol (Juve 72, Lazio 71, Napoli 70, Genoa 62, Fiorentina 61, Inter 59 e Milan 56). Ecco perché nelle prossime ore la Roma metterà nero su bianco l’arrivo di Edin Dzeko dal Manchester City (23 milioni di euro, si tratta ancora su fisso/bonus e modalità di pagamento). È una necessità assoluta, perché la squadra segna poco e tira in porta ancora meno.Esemplare, in questo senso, la partita contro lo Sporting Lisbona. Nel primo tempo, costringendo Iturbe e Ljajic a fare quasi i terzini aggiunti, la Roma ha creato poco ma ha anche rischiato poco. Dopo i tanti cambi, alzando un po’ il baricentro, i giallorossi hanno subito due gol e costretto Sczeszny agli straordinari. Garcia e Sabatini devono fare chiarezza in un gruppo con troppi giocatori in bilico. Chi serve tra Gervinho, Ljajic, Ibarbo, Iago Falque, Iturbe, Destro e Doumbia? Quanti di loro sono vendibili? E quando? Gli otto «italiani» per la rosa da 25 sono: De Sanctis, Romagnoli, De Rossi, Florenzi, Nainggolan, Destro, Ljajic e Totti. Contati. E più di uno potrebbe partire. A riportarlo è l’edizione odierna de Il Corriere della Sera.