Walter Sabatini, ds della Roma, è intervenuto all’emittente ufficiale giallorossa per commentare il momento non brillante della squadra di Garcia.
Una domanda molto semplice: cosa succede a questa squadra?
“Fortunatamente mentre parlo vedo alcune giocate di ieri in tv, barlumi bellissimi di Roma. Mi fa piacere perché è simbolico, la Roma recupererà le sue giocate, le sue trame di gioco. Dobbiamo avere fiducia, stamattina le opinioni sui nostri calciatori stanno cambiando ma il gruppo è forte. E’ innegabile che la squadra vive una sorta di frustrazione tecnica, non vinciamo ma non perdiamo neanche. La differenza è minimale”.
Sembra che manca un piccolo passo, un metro in più. Cosa serve per ritrovare la forza?
“Quando le squadre vanno in difficoltà è dura trovare le cause reali. Sono stato nello spogliatoio e ho visto i calciatori consapevoli e forti. C’è una condizione di forma precaria, ma le partite le teniamo sempre, da lì a riprendere a vincere il passo sarà breve, l’allenatore è lo stesso di sempre. Devo ammettere che alcune scelte che ho fatto possono essere discutibili”.
Scelte in fattore di qualità o tempestica?
“Sono scelte che confermerei per qualità, Doumbia e Ibarbo sono fortissimi. Forse ho sbagliato tempi e modi: Ibarbo era infortunato, Doumbia in coppa d’Africa. Avrei potuto fare scelte diverse per immediatezza di richiesta. Questa squadra con maggiore fortuna sarebbe stata migliore”.
Ibarbo e Doumbia non hann bisogno di avvocati difensori.
“Assolutamente, rispetteranno le attese. Non rinnego le scelte anche se Doumbia è molto criticato. Se fosse stato ieri il Doumbia di 40 giorni fa avrebbe probabilmente segnato due gol. Ma c’è tutto il tempo”.
Pjanic esempio di un momento delicato. Viene messo sulle graticola.
“La partita di Pjanic di ieri è la sintesi del momento, encomiabile per sacrificio ma siamo abituati a vederlo fare grandi cose. Quando ritroverà la qualità tornerà ad essere un giocatore di livello internazionale. I giocatori sono motivati, li vedo arrivare al campo due ore prima, ci ritroveremo”.
Qualcuno parla di preparazione atletica sbagliata.
“Ci sono dei risultati che una vittoria o una situazione favorevole di fanno sentire leggero, i risultati negativi ti fanno correre male. La questione preparazione è sempre teorica, la condizione è sufficiente, ci manca sprint e accelerazione ma la ritroveremo. Non ci sono colpevoli, ma situazioni generali da risolvere. La Roma centrerà i suoi obiettivi”.
Con la bacchetta magica che situazione migliorerebbe?
“Vorrei ritrovare la serenità di prima. La Roma non si è accesa all’improvviso, ma ha fatto un lavoro di un anno e mezzo, ha giocato un calcio sublime. Anche ieri a tratti abbiamo fatto vedere grandi cose e dobbiamo ancora giocare il ritorno. Desidererei rivedere quella leggerezza nel gioco”.
L’Olimpico campo diventato ostile?
“E’ strano il calcio, ma troveremo di nuovo la grande forza giocando in casa”.
Un regalo a Garcia che compie oggi 51 anni?
“E’ un giovanotto, un lavoratore indefesso. Il momento non è dei migliori ma ci fidiamo di lui e gli auguro di fare grandi cose”.
Fonte: Roma Radio
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