“Il secondo stop di Kevin per me è stato un colpo ancora più duro rispetto al primo infortunio. Kevin aveva lavorato duramente per tornare di nuovo in campo e noi eravamo tutti contenti che avesse recuperato e che fosse tornato giocare. E poi, anche in questo caso, è stato colpito dalla sfortuna. Durante Fiorentina-Roma ho visto la sua faccia e ho capito che non si trattava di qualcosa di buono, è terribile che sia successo dopo così poco tempo e che non si possa fare nulla.
Kevin voleva sapere subito di cosa si trattasse, anche perché sa che in questi casi il fratello e i suoi genitori sono in tensione. Mandò un messaggio che diceva che c’era una possibilità che sarebbe andata bene nonostante il brutto colpo. Kevin riceve un gran numero di telefonate e messaggi, ogni volta che ho intenzione di guardare una partita con suo fratello, tutti mi chiedono notizie sulle sue condizioni e per questo mi confronto sempre con lui. Noi ci aggiorniamo costantemente. Il problema di un danno alla cartilagine è che ad un certo punto dell’infortunio non si sente più alcun dolore, ma il problema persiste ed è per questo che deve prestare molta attenzione”.
Queste le parole di Diana Berkelouw, madre di Kevin Strootman, in merito all’infortunio occorso al figlio, centrocampista della Roma.
Fonte: metronieuws.nl