Sul caso della telefonata di Lotito continuano a parlare tutte le personalità del mondo del calcio,di seguito elenchiamo tutte le dichiarazioni giornaliere:
Dino Zoff (Ex giocatore): “Adesso si sta creando un gran polverone ma poi come al solito finirà tutto in cavalleria come è sempre accaduto nella ino storia del calcio italiano.Dal chiedere le dimissioni al darle ce ne passa. C’è anche chi ha chiesto l’intervento del Governo ma ribadisco sono convinto che non succederà nulla
Renzo Ulivieri (Presidente Assoallenatori):”Lotito non ha vinto nulla e non lo ha fatto neanche ieri in Lega Pro. Non so neanche se considerare Lotito il male di tutti i mali. E’ che a Lotito si stanno facendo fare delle cose per le quali non e’ adatto. Lui puo’ fare i conti, e poi si riguardano, ma fare politica sportiva e’ un’altra cosa Il male dell’Italia e’ che si fa fare politica ai tecnici ma la politica e’ cosa seria e quella sportiva altrettanto. La vicenda di Lotito e’ interna alla Lega e quindi e’ la Lega che deve risolverla. Credo che il calcio ce la possa fare a prendere la strada dritta da solo. Se le componenti attuali del calcio, e mi riferisco in particolare alla Lega di Milano, rimangono chiuse come sono state fino ad oggi e non si aprono al confronto con le altre forze, vanno avanti per una strada sbagliata, una strada in cui c’e’ una sola filosofia: contano i soldi e basta. Le risorse economiche sono importanti ma questo e’ un mondo dove c’e’ tanta passione dei tifosi, dei dirigenti, dei calciatori, degli allenatori e degli arbitri. Se si dimentica questo non si fa sport. Purtroppo chi spesso parla non ha mai tirato un calcio al pallone, neanche giocato una partitella cinque contro cinque e, quindi, non conosce il senso di questo gioco. Noi abbiamo sostenuto che questa dirigenza non era e non sarebbe stata all’altezza ed oggi quello che sta venendo fuori non ci meraviglia”
Andrea Abodi (Presidente lega serie b):Lotito? Ha parlato in maniera sbagliata rappresentando un modello di calcio che non è il mio. Il mio modello di riferimento è quello delle promozioni e retrocessioni che non tengono conto del bacino d’utenza. Per noi la qualità del calcio è importante, per le tv contano altri fattori. In altri paesi europei ci sono realtà più piccole delle nostre che però si inseriscono alla perfezione perché i loro sono sistemi sani e la qualità del sistema calcio non dipende dal bacino d’utenza ma dai valori umani. Il meccanismo delle retrocessioni e promozioni è fondamentale, non si può pensare far diventare il calcio italiano come la NBA. Il contratto della Premier fa impallidire tutti gli altri, ma l’elemento determinante è combinazione fattori di ricavo e da noi quasi tutti i ricavi derivano dai diritti tv. In Inghilterra invece ce ne sono altri. Dobbiamo ricostruire il prodotto e il modello per andare incontro alle esigenze dei tifosi, che sono fondamentali per il calcio.Ho grande fiducia negli arbitri che sono organi terzi rispetto alle leghe e alla federazione. Non condivido assolutamente le affermazioni dei dirigenti di Spezia e Catania. Gli arbitri sono in buona fede
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