Invocati a gran voce dai tifosi e dalla stampa, finalmente sono tornati, a mo’ di salvatori della patria, Gervinho e Doumbia. I due africani, vincitori della Coppa d’Africa con la loro Costa d’Avorio, non hanno molti allenamenti nelle gambe, ma sono pronti a scendere in campo dal primo minuto. C’è molta fretta di vederli giocare, anche perché il reparto d’attacco è falcidiato dagli infortuni: Totti è influenzato, mentre Ibarbo e Iturbe, sono fermi ai box almeno per un mese. La partita di oggi contro il Parma è fondamentale e non lascia spazio ad errori. La società emiliana sta vivendo una delle crisi più nere degli ultimi anni e non approfittarne potrebbe significare abbandonare per sempre ogni sogno scudetto. La Juve, infatti, giocherà stasera a Cesena: 3 punti quasi assicurati.
E proprio Doumbia, che ha scelto la maglia numero 88, catturerà più di tutti la curiosità dei tifosi nella partita di oggi. Garcia è sicuro delle sue capacità e gli dà piena fiducia: “Sappiamo che giocatore è, le statistiche lo dimostrano. È un attaccante che la butta dentro, è un bomber. Sono queste qualità che ci aspettiamo da lui, senza pressione. Ha fatto solo un allenamento, deve capire il gioco della squadra. Dopo la partita di domani avremo più tempo per lavorare, ma lui è pronto”. Il tecnico francese però ci tiene, almeno di facciata, a non sovraccaricare di responsabilità i propri giocatori, in questo caso Gervinho: “Nessuno è indispensabile. I cimiteri sono pieni di persone indispensabili. Nessun mio giocatore è indispensabile, ma ognuno serve alla collettività”. E proprio in quest’ottica, Garcia dovrà rinunciare a Totti, sapendo che sarà sostituito a dovere: “Sta recuperando, ma non sarà convocato per domani. Non lo rischierò, è stato troppo debole nei giorni precedenti. Preferisco che lui si prepari senza pressione per tornare al 100%”. Oltre agli africani, ci sarà anche Verde a volersi mettere in mostra e confermare quanto di buono fatto vedere a Cagliari: “L’ho preso io dalla Primavera. Da inizio dicembre fa parte della mia rosa. Piuttosto, lasciatelo tranquillo, per favore. Da quando ha fatto questa buona gara si è parlato di lui ogni giorno. Lui ha 18 anni, deve crescere, mettendogli pressione non gli fate un favore. Lui ascolta, è umile. Deve continuare ad imparare. Le qualità le ha, altrimenti non l’avrei scelto”.
Attacco pronto, ma incompleto. Il neo acquisto Ibarbo si è fermato alla prima partita giocata. Troppa superficialità da parte dei medici della Roma probabilmente, pressati da un’emergenza infortunati in attacco che rendeva necessario l’utilizzo del colombiano. Il processo di recupero sta, comunque, procedendo bene ed è già guarito dal problema al tendine rotuleo del ginocchio destro che lo ha costretto a fermarsi. Lo stesso Ibarbo, in un incontro con i tifosi, ha confermato il suo stato fisico: “Il mio recupero dall’infortunio sta procedendo bene. Adesso dobbiamo affrontare il Parma: stiamo attenti a non sottovalutarli”.
Belle dichiarazioni d’amore verso la Roma sono arrivate da Alessandro Florenzi, nell’intervista “Draw my life” del canale Youtube della Roma, nella quale il centrocampista ha raccontato la sua storia: “A 11 anni ho coronato il mio piccolo grande sogno, approdando negli esordienti dell’AS Roma: finalmente potevo indossare quella maglia che avevo già tatuata sulla pelle”. Ragazzo dal cuore d’oro e dalla profonda morale: “Il senso del sacrificio mi ha accompagnato in tutte le tappe della mia carriera, così come il rispetto verso i miei compagni, l’allenatore e gli avversari”. Florenzi poi descrive quello che per lui è stato un vero e proprio sogno, il gol all’Inter nell’anno di Zeman: “Alla seconda da titolare con la Roma ho segnato un gol a San Siro contro l’Inter: immaginate un ragazzo romano e romanista che segna grazie ad un assist di Totti? Beh, io non ancora riesco a descrivere l’emozione!”.
Sul fronte mercato, si registra l’interesse del Liverpool per 3 giocatori della Roma. Il manager dei reds Brendan Rodgers, infatti, durante la sua visita nella Capitale, avrebbe mostrato il suo interesse per Pjanic, Nainggolan e Ljajic. Del belga già si era parlato in estate e poi in inverno, sul quale oltre al Liverpool ci sono molti club stranieri, tra cui anche il Manchester United. Nodo cruciale della vicenda sarà il riscatto dal Cagliari prima, e l’adeguamento di contratto richiesto dall’entourage del “ninja”, poi.
Molti rientri ed alcune defezioni, ma che dovrebbero comunque bastare a mettere in campo una squadra competitiva, almeno per battere il Parma. De Sanctis sarà aiutato da Yanga-Mbiwa ed Astori, con Cole e Florenzi sulle fasce, titolari per l’occasione. Pjanic non si è allenato bene durante la settimana e partirà dalla panchina, lasciando spazio al rientrante De Rossi, Nainggolan e Keita. Davanti Gervinho è visto come un messia, e riprenderà in mano le sorti dell’attacco, nel tridente con il suo connazionale Doumbia, chiamato a raccogliere gli assist della freccia nera, e Ljajic, fantasista dell’attacco. La Roma dovrà fare a meno di Totti, influenzato, Iturbe e Ibarbo, fermi ai box, ma si affiderà alla velocità centometrista delle frecce nere.
A cura di Matteo Isidori
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