Queste le dichiarazioni di Federico Balzaretti, che a due giorni dal derby ha rilasciato un’intervista nella quale ha parlato delle sue condizioni fisiche e del campionato della squadra:
Accade che i tifosi la fermino per ricordare il gol nel derby?
“Sì certo è la seconda domanda, che mi fanno quando mi incontrano!”
E quale è la prima?
“Mi chiedono come sto”.
Ora tocca a noi, come sta?
“Meglio, molto meglio. Da qualche giorno sono tornato ad allenarmi con il gruppo e faccio tutto l’allenamento con i miei compagni”.
E ora cosa si aspetta?
“Non mi aspetto nulla. Mi godo il momento, tutto, fino in fondo. Qualche mese fa ho temuto di non poter tornare ad allenarmi al 100%”.
Cosa le è mancato di più?
“Mi è mancato il campo. Vivere lo spogliatoio giorno dopo giorno e tornare a sentirsi parte di un gruppo”.
Chi le è stato vicino in questo periodo?
“Tante persone. I compagni di squadra e la società non mi hanno mai lasciato solo. E poi la mia famiglia, su tutti”.
E ora?
“La strada in salita non è finita, io rimango con i piedi per terra, mi godo il momento e continuo a lavorare con l’obiettivo di tornare in campo. E continuerò a sostenere i miei compagni dalla tribuna”.
Domenica ci sarà il derby, come affronta la squadra la gara?
”L’ambiente è sereno, il gruppo è forte e consapevole del suo grande valore”.
Cosa ne pensa della stagione di quest’anno della Roma?
“Ci sono molte più pressioni rispetto allo scorso anno, sono cresciute le aspettative intorno al nostro gruppo e riconfermarsi è sempre complicato. La squadra ha dato risposte all’altezza della situazione, ha dimostrato di avere una mentalità vincente”.
Il Mister ad inizio stagione ha dichiarato alla stampa senza mezzi termini l’obiettivo della stagione?
“Mi piace e credo sia giusto parlare alla gente con chiarezza. Senza false scaramanzie e mezze verità. Aumenta la consapevolezza dei propri mezzi”.
Che gara si aspetta?
“Il derby sfugge da ogni logica, non c’è alcun collegamento alla classifica, alle logiche del campionato. Ci sono troppi fattori esterni, ambientali che condizionano il pre e la partita stessa. A questo punto del campionato ogni gara è importante e ha anche una valenza di classifica, visto che noi siamo secondi e loro terzi”.
Sì, loro sono terzi, e non perdono dal 22 novembre…
“È una formazione forte con una propria identità. La Lazio ha valori tecnici importanti e sta facendo molto bene. Ma ogni tipo di tattica nelle partite come il derby salta del tutto”.
E la Roma come affronterà la gara?
“Come ogni partita. Il mister sono certo che ci dirà di impostare noi il gioco e imporre il nostro ritmo”.
La diciottesima giornata vede anche il confronto incrociato tra le prime quattro, oltre al derby c’è Napoli-Juventus? Ci fa un pronostico?
“Anche al San Paolo sarà una bella gara. Il Napoli ha nuove motivazioni dopo la vittoria in Supercoppa e i valori della Juventus li conosciamo tutti. Spero il risultato finale sia a noi favorevole”.
A proposito di Juventus, lei ha vestito la maglia bianconera per due anni.
“Sono stato alla Juventus per due anni in cui la dirigenza era diversa da quella odierna. A fine stagione siamo retrocessi in B e ho giocato anche l’anno successivo nella serie cadetta. Difficile fare paragoni con l’attuale situazione, ma certo oggi come allora la società ha cercato di trasmettermi la mentalità vincente. Proprio come oggi fa la Roma. La società attuale è forte e strutturata e condivide con i propri giocatori il progetto per gli anni a venire”.
Tra i progetti della società c’è anche la realizzazione dello stadio della Roma…
“Credo che lo stadio di proprietà sia il valore aggiunto di ogni società calcistica. Significa punti in classifica, infatti gli avversari subiranno un contraccolpo psicologico nell’entrare nello stadio della Roma. Inoltre creerà un senso di appartenenza ancora più forte per giocatori e tifosi. Senza tralasciare l’aspetto economico del progetto”.
Come finirà il campionato?
“Sono certo che la Roma cercherà fino alla fine di arrivare in alto. Sappiamo che sarà una lotta a due, ma non escludo che potrebbero inserirsi altre squadre. Noi dobbiamo vivere alla giornata, partita dopo partita. L’importante sarà non cadere nell’esaltazione se siamo un punto sopra o nella depressione totale se siamo indietro. Il campionato è ancora lungo e ci sono tanti punti a disposizione… Bisogna cercare di mantenere la concentrazione in vista dell’obiettivo finale. L’equilibrio sarà il nostro punto di forza”.
Quanto è difficile per la piazza di Roma non lasciarsi trascinare dall’esaltazione alla disperazione?
“Una volta era difficilissimo, ma oggi i tifosi stanno acquisendo la consapevolezza di essere parte integrante di un progetto importante, la società sta lavorando per una squadra che sia tra i migliori club europei e perché accada c’è bisogno di tutti, giocatori, tifosi, media… Tutti sono parte integrante del progetto. E tutti sono orgogliosi di far parte della Roma”.
Fonte: as roma match program