Ecco alcuni interventi dei membri in diretta dall’Aula Giulio Cesare durante la discussione dell’Assemblea Capitolina per la delibera sul “Pubblico Interesse” dello Stadio della Roma:
Roberto Cantiani di NCD:
“Sì è dovuti ricorrere alla seconda convocazione per un evento così importante. Da amministratore della città di Roma, quasi condivido e sostengo la teste del sindaco Marino, lo stadio darà lavoro. A Roma c’è difficoltà a muoversi in maniera indipendente, fare lo stadio sarebbe importante. Il problema è che occorre patrimonializzare le società di calcio, spero che ogni squadra abbia uno stadio di proprietà. Nel corso di questa maratona, da una parte sono favorevole a questo intervento, al fatto che la Roma abbia uno stadio, dall’altra occorre capire questa pubblica utilità. Da una parte avremo il Tevere, dall’altra il depuratore, gli attici che vedranno quella parte di Roma guarderanno tutti questi sfasamenti. Da circa due mesi parlo del sistema della mobilità, che ha grande difficoltà. L’assessore Caudo nel presentare il progetto dice che la gente deve arrivare a Tor Di Valle con il treno ed io condivido ciò. Quando mi si parla dello snodo sulla linea B, dove si dovrebbero caricare 20.000 persone, ho fatto un conto: l’ultima persona che salirà sul treno dovrà aspettare tanto tempo. Penso sia una scelta scellerata il prolungamento della linea B, abbiamo vissuto sulla nostra pelle il problema della B1, abbiamo fatto al massimo uno sfioccamento a Piazza Bologna e ciò viene gestito con difficoltà e poco utile, è la metropolitana più lenta d’Europa. I ritardi, secondo me, si andranno ad inserire anche ad Eur Magliana/Tor Di Valle ma anche in tutta la linea metropolitana avrà dei ritardi mostruosi. Mancano gli investimenti, questa struttura è al collasso, cosa succederà se a questa linea daremo altri carichi? Inoltre, i 30 treni l’ora in più che metteremo sulla linea, chi ce li dà? Non abbiamo il materiale, abbiamo qualche treno CAF ancora per poco, questo è un altro problema. Più di un Km di metropolitana ci costerà 50 milioni di euro. Com’è possibile che più di un Km di B2 ci costi di meno?”.
Marco Pomarici (Lega dei Popoli con Salvini):
“Parlo anche da tifoso della Roma, con un occhio attento alle carte e al provvedimento 163 del 2014. Voterò favorevolmente, anche se ho dei punti interrogativi, non mi farò mettere paura da nessuno, cambierò il provvedimento da stadio della Roma a stadio di James Pallotta. Il progetto è un progetto che vedrà un importante esborso, ha visto varie società, tra cui quella madre, che gestirà la parte economica. La società di Pallotta creerà questo importante impianto e la Roma non ne sarà la proprietaria. Le società che sono proprietarie hanno investito molto nella squadra, hanno fatto molti acquisti dal punto di vista sportivo, perché lo stadio dava garanzie dal punto di vista economico. Tutto ciò è differente se si parla della Roma o di Pallotta, io lo ringrazio, preferivo un imprenditore romano ma in un momento di crisi Pallotta va bene. Ringraziamo il presidente James Pallotta per supportare tutto questo. Quali sono le criticità? Il primo punto sono gli espropri e le proprietà dei terreni, speriamo di avere delle risposte in merito”
Ecco le parole di Enrico Stefàno del MoVimento 5 Stelle:
“Sappiamo che in questa città le grandi manovre sono passate o in estate o sotto le festività. Mi soffermo sulla parte della mobilità di questa delibera. Mi ha colpito un numero, il fatto che il 62% delle opere siano destinate a strade e parcheggi. Stiamo dedicando il 60% delle opere al mezzo di trasporto privato e nel 2015 non è possibile, è un numero che non possiamo tollerare. Non stiamo parlando dello Stadio della Roma, parliamo di un quartiere che avrà all’interno un impianto sportivo”.
E’ il turno di Imma Battaglia, Sinistra Ecologia e Libertà:
“Vorremmo esprimere una serie di perplessità. Perché l’istituto di urbanistica ha dato parere contrario e perché noi pensiamo che il trasporto verso un’opera importante debba muoversi pensando al 50% di trasporto pubblico e non a un’opera di un modello di trasporto intermodale. Il nostro pensiero rispetto a questa opera che ripone questa città a un modello internazionale è quello di essere in sintonia con tutto il contesto. Vogliamo sapere quali aziende verranno a portare i loro uffici a Tor di Valle. Dobbiamo tutelare la città da speculazioni finanziarie e opere incompiute. In caso di fallimento, chi eviterà ci siano dei mostri incompiuti, come all’EUR o a Tor Vergata? Parlo del Business Center. Votare sì a questa delibera ci pesa, non perché temiamo il fatto che si parli solo di corruzione, ma perché noi sentiamo la responsabilità di fare le cose giuste. Per realizzare lo stadio basterebbero solo 59.000 dei 300.000 metri cubi del progetto. Riteniamo che la parte del trasporto debba essere costruita pensando al 100% dei cittadini che vadano allo stadio con i mezzi pubblici. Questo progetto è presentato in maniera troppo vaga. Vogliamo capire che lavori saranno fatti sulla Roma-Lido, in che modo si possa arrivare dagli aeroporti di Fiumicino e Ciampino. Voglio parlare ai tifosi romanisti e fargli capire che non è possibile che in due giorni possiamo dire sì o no a un progetto del genere”.
E’ il turno di Dario Rossin (Fd’I)
“Noi siamo chiamati a votare una delibera che non è una delibera stadio sì, stadio no. Va detto che noi non siamo contro lo Stadio della Roma, siamo tutti tifosi. Noi siamo chiamati a dire se la delibera chiamata Stadio della Roma ha interesse collettivo. L’interesse collettivo si ha quando i cittadini sono contenti di un’opera importante. Così non è”
Le parole di Ignazio Cozzoli (FI):
“L’allaccio della Metro B a Tor di Valle, non possa che considerarsi un palliativo al vero problema. Fornire un massiccio spostamento dei tifosi solamente quando ci sono le partite è una sconfitta per questa amministrazione. Resto fortemente perplesso”.
L’Assemblea viene aggiornata a lunedì 22 dicembre alle ore 9:00