Roberto Mancini, allenatore dell’Inter, ha rilasicato alcune dichiarazioni al Corriere dello Sport a proposito del match perso con la Roma. Queste le sue parole:
“Ho già detto che in questa sconfitta ci sono cose da cui ripartire. Come ci sono cose che sarà meglio correggere in fretta. L’importante è non abbattersi, non deprimersi, che era una cosa di cui mi ero scordato lavorando all’estero: in Italia c’è questa tendenza. E invece dobbiamo pensare che quel che è adesso, si potrà cambiare in meglio domani. E’ chiaro che serve tempo, che va fatto un lavoro approfondito: ma guardate la Roma, che può essere un esempio in tal senso. E’ passata da un settimo posto a un campionato da vertice l’anno scorso. Mazzoleni? Non ne voglio parlare. A maggior ragione dopo l’esperienza fatta all’estero, non perdo tempo a commentare direttori di gara e loro collaboratori. In Inghilterra sarebbe successo? No, ma non so perché mi ha cacciato. I gol della Roma? Holebas andava fermato prima: semmai un fallo o un ammonizione vanno sacrificati in occasione di quel tipo. E nel primo gol di Pjanic la palla è rimasta troppo nella nostra area. Scudetto? Riguarda Juve e Roma, i bianconeri sono molto solidi, i giallorossi molto tecnici, non so chi vincerà”.