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FEYENOORD Punti di forza e punti deboli del lcub di Rotterdam

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Nei sedicesimi di Europa League, la Roma ha pescato il Feyenoord nell’urna delle teste di serie. Non spaventiamoci però, perché sebbene il nome e la tradizione del club siano alti (il club di Rotterdam annovera in bacheca 1 Coppa dei campioni, 2 Coppe Uefa e una Coppa Intercontinentale), quest’ultimo periodo non è felicissimo per gli olandesi.

IL PUNTO FORTE – Il De Kuip, letteralmente un inferno. Tra le mura amiche, infatti, il Feyenoord ha ottenuto i suoi successi: quattro vittorie in altrettanti incontri europei quest’anno. La Roma dovrà, quindi, costruire il passaggio del turno già all’andata, il 19 febbraio all’Olimpico, per poi affrontare lo Stadion di Rotterdam – più che caldo… caldissimo – il 26.

IL PUNTO DEBOLE – Al di là del valore generale della rosa, quello che salta all’occhio è il fatto che si segni poco, soprattutto davanti. La squadra, orfana di Pellé, non ha ancora trovato il giusto apporto delle punte, Kazim-Richards e te Vrede, che ricordano l’italiano più per stazza che per i gol. Un totale di 10 reti in due fino a questo momento della stagione.

LA STELLA – Non solo il pubblico, però, è da tenere in considerazione, perché di talento in Olanda se ne intendono, e anche il Feyenoord ha i suoi gioielli, a cominciare dal capitano Jordy Clasie, l’idolo di casa. Cresciuto nelle giovanili del Feyenoord, con cui ha anche conquistato il Mondiale in Brasile, il numero 6 comanda il centrocampo con la classe e lo spirito di un veterano, nonostante sia solo un classe 1991.

L’ALLENATORE – Fred Rutten: una vita al Twente da giocatore, e un recente passato tra Olanda, Belgio e Germania da allenatore. Arrivato a marzo a Rotterdam, ha finalmente trovato il feeling con l’ambiente, dopo una falsissima partenza in (una vittoria nelle prime sei partite). Dopo la sconfitta nel Klassieker, però, è riuscito a far ritrovare ai suoi punti e gioco, raggiungendo il quarto posto dietro PSV, Ajax e PEC (con una partita da recuperare).

FORMAZIONE TIPO (4-3-3) – Vermeer; , Wilkshire, Van Beek, Kongolo; Clasie, El Ahmadi; Immers; Toornstra, Kazim-Richards; Boetius.

Fonte: gianlucadimarzio.com

matteo isidori

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matteo isidori

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