«La rosa della Roma è buona e la squadra c’è, rispetto a qualche mese fa però ha perso sicurezza, e questo secondo me a causa del risultato col Bayern Monaco». Per Simone Perrotta, ex giallorosso ora consigliere Figc in quota Assocalciatori, le difficoltà della squadra di Rudi Garcia, eliminata ieri dalla Champions League dal Manchester City, sono racchiuse tutte in una mancanza di fiducia figlia del netto ko interno per 7-1 con i bavaresi. Per Perrotta, poi, la sconfitta di ieri contro i Citizens non può essere liquidata tirando in ballo solo il differente peso in termini di fatturato tra le due società: «È chiaro che quando si ha una disponibilità economica che ti permette di andare ad acquistare giocatori da oltre 40 milioni, che magari poi nemmeno giocano (il riferimento è all’infortunato Aguero, ndr), la differenza si vede. Onestamente però ieri ho visto la Roma con meno sicurezza rispetto al passato, il City è venuto all’Olimpico e ha fatto la sua partita».
«È vero, gli inglesi hanno giocatori d’esperienza, ma anche tra i giallorossi non mancano – sottolinea l’ex centrocampista a margine del convegno ‘Donne e sport. Il futuro del Calcio Femminile in Italià -. Quando sento dire che il City è più abituato a giocare questo genere di partite mi viene un pò da sorridere perchè nella Roma ad esempio c’è Keita che ha vinto la Champions, c’è Totti, e altri elementi che hanno fatto gare di un certo livello. Ho la sensazione che si cerca sempre una scusa quando le cose non vanno bene, invece sono stati più bravi e bisogna ammetterlo. Ma la Roma resta una grande squadra, deve solo ritrovare quella sicurezza che aveva prima, quando risultava devastante».
Alla squadra di Garcia adesso resta l’impegno in Europa League, che Perrotta invita a non sottovalutare: «Sembra una coppetta ma arrivare a vincerla sarebbe un traguardo molto importante per la Roma, anche perchè di certo non si ambiva a conquistare la Champions. Certo, sarebbe stato importante per società, squadra e tifosi passare il turno, però anche l’Europa League potrebbe essere importante. Chiaramente – conclude – adesso il campionato resta a maggior ragione l’obiettivo primario, ci sono tre punti di distacco in classifica da una Juventus che va forte, ma ritengo che la Roma possa competere fino alla fine».
Fonte: Ansa
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