Il terzino della Roma, Federico Balzaretti, è intervenuto radiofonicamente alla trasmissione “Super Max”. Queste alcune delle sue dichiarazioni:
“Mia sorella andava a nuoto, ho tentato ma non ero bravo ed ho provato coi primicalci del Torino, ho dei ricordi bellissimi di quel periodo. Ho vissuto il Filadelfia, sono stato uno degli ultimi fortunati a giocarci. Quando vedevamo Cozzolino tremavamo. L’emotività c’è sempre nei calciatori, se non senti più emozione alla partita vuol dire che hai finito il tuo percorso. Credo di essere uno dei terzini che ha preso più tunnel per la conformazione delle gambe. Ma non sono vendicativo. La mia tecnica per raggiungere un giocatore è andargli un pochettino addosso o, se non ce la fai, direttamente addosso (ride, ncc). Moviola in campo? Sono contrario, si perderebbe lo spirito del gioco. Forse potrei accettarla solo per il goal o no goal“.
Cosa cambieresti nel calcio?
“Modificherei il progetto giovani, portando i ragazzi professionisti nelle scuole come negli Stati Uniti per seguirli e fare un percorso scolastico con i bambini. Potrebbe essere un grande investimento, da fare come Lega Calcio con delle Academy con dei calciatori professionisti che gli insegnano la professione. Cambierei la mentalità del calcio moderno, in cui è legato tutto alla vittoria o alla sconfitta. La vittoria deve arrivare dopo un processo di crescita, non si deve vincere a tutti i costi. La vittoria sporadica non cambia nulla e lo devono capire anche i giornalisti che non devono veicolare alla gente il messaggio che una sconfitta è un fallimento totale.
La Roma…
“Questa società non sta lavorando bene, ma strabene. Se ieri si è pareggiato all’ultimo secondo è importante, ma non la cosa più importante. Bisogna spiegare al tifoso il perché non si investe tutto sul mercato. Bisogna spiegare l’obiettivo di una società di calcio. Spendere tutti i soldi per un grande giocatore ha portato all’impoverimento del calcio italiano negli ultimo 10 anni. Investire sui giovani ci potrebbe riportare a essere tra i primi in Europa”.
Le altre passioni
“Ascolto musica ma non uso le “cuffione”. Andremo a vedere Emma e Stromae con mia moglie, visto che con il francese me la cavo bene.Il calcio è differente dalla danza, ma trasmette molte emozioni ugualmente. Da quando mia moglie mi ha portato per la prima volta non mi sono più perso un suo spettacolo. Ho conosciuto mia moglie grazie al parrucchiere dove andavo a Palermo. A gennaio aspetteremo un maschietto“.
Sugli avversari…
“Il giocatore più difficile da marcare che ho marcato meglio? Non lo so, ormai ce ne sono tanti. L’avversario che mi ha fatto soffrire di più? Lichtsteiner. Il più spiritoso forse è Pazzini, la battuta qualche volta scappa. La cosa più bella che mi ha dato il calcio è difficile da dire, perché mi ha dato tanto anche nella vita privata. Chi porterei a vedere un balletto? De Sanctis, è già talmente pronto… (ride)“.
Fonte: Radio Due
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