Riconoscimento di tutto rispetto per Francesco Totti, che oggi a Milano viene insignito del premio ‘Giacinto Facchetti’ il bello dello sport, giunto alla nona edizione. Il capitano della Roma, che tanto bene ha fatto nella propria carriera al calcio italiano ed internazionale, sarà premiato quest’oggi dalla giuria composta da Andrea Monti (Gazzetta Sport), Giovanni Malagò (Coni) e Gianfelice Facchetti, figlio del compianto dirigente interista.
Nelle edizioni precedenti, campioni come Paolo Maldini, Javier Zanetti e Michel Platini sono stati insigniti del medesimo riconoscimento. Presente all’evento anche Walter Sabatini, ds giallorosso.
Monti: “Quella di Totti è una scelta dovuta, come Facchetti ha indossato solo due maglie, quella della Roma e della Nazionale italiana, è qualcosa di meraviglioso“.
Gianfelice Facchetti: “Totti è stata la prima scelta, lo abbiamo contattato quando scattavano 20 anni dal suo primo gol in Serie A. E’ un premio che merita”
Malagò: “Totti è un simbolo, come Gerrard e pochi altri. Mi fa sorridere la vicenda di Lampard che per un giro di convenienze ha segnato contro il suo Chelsea. Vorrei che Totti finisse la carriera salutando la sua curva, come è stato per Maldini. E’ una grande responsabilità giocare ed essere simbolo di una squadra e di un movimento intero“.
Che ricordo hai di Giacinto?
“Ricordi pochi, non l’ho mai conosciuto personalmente, solo di sfuggita. Ne ho sentito parlare bene, come una persona positiva e importante. Sono contento del premio, ringrazio la famiglia, mi dispiace di non averlo conosciuto, persone così belle fanno bene al calcio”.
Ti saresti mai aspettato una cavalcata così alla Roma?
“No, pesnavo solo a divertirmi inizialmente. Sono riuscito a realizzare un sogno importante, quello di indossare la maglia che amo, anche se non ho vinto moltissimo”.
Hai ancora voglia di giocare come da giovanissimo?
“Quando c’è la passione c’è tutto, mi diverto agli allenamenti e ho voglia. Tra poco, al momento giusto, mi metterò da parte”.
Video-messaggio di Carlo Verdone: “Sei stato un Cesare per questa città, hai riportato i figli e i padri allo stadio”.
“Lui è Roma, lo ringrazio e gli faccio gli auguri di compleanno. Se mi invita andrò a cena da lui. Come dice Carlo dobbiamo riportare le famiglie allo stadio, due ore di domenica a vedere la propria squadra, serve anche a noi dal campo”.
Numeri esaltanti per Totti dopo l’addio alla Nazionale. C’è rammarico per i colori azzurri?
“Se lo sapevo smettevo prima. No scherzo, ho avuto la fortuna di poter vincere il trofeo più grande. Ringrazio mister Lippi che dopo l’infortunio mi ha chiamato e voluto fortemente per il Mondiale. Ho avuto lui come stimolo, uno staff che mi ha aiutato, fortunatamente siamo riusciti ad ottenere il massimo”.
E’ finita la crisetta della Roma in autunno?
“Può succedere, ci dev’essere ogni tanto la crisi perché non è tutto perfetto. Speriamo non ci sia più per toglierci delle soddisfazioni”.
Domenica c’è Lazio-Juventus. Ti tocca tifare i rivali?
“Un bel guaio, chiuderò gli occhi, quello che succede succede”.
Tra Milan, Juventus, Inter chi è che ti ha provato a portare via da Roma?
“Qualcuno si, ma non faccio nomi”.
Galliani: “Mi avvalgo della facoltà di non rispondere sul tentativo di prendere Totti. Condivido Verdone, lui è stato una passione, lo ammiro, è un campione e un grande giocatore. Ha fatto bene a restare nella squadra per cui ha tifato fin da bambino”.
Lotito: “E’ sicuramente un campione, c’è stato sempre grande rispetto tra noi e lui, anche con Klose che è il nostro rappresentate di oggi. Ha fatto un percorso unico, intraprenderà la carriera da dirigente. Lui e Klose interpretano in eguale maniera l’attaccamento alla maglia, l’essere riferimento dei valori sportivi“.
Fassone: “Contro l’Inter Totti ha fatto uno dei gol più belli in carriera. Ho lavorato in tante squadre e la Roma è stato sempre un avversario importante e Francesco c’è sempre stato. Simbolicamente è stato un avversario ottimo, gli auguro di trovarlo di fronte ancora tanti anni”.
Andrea Monti e Facchetti junior consegnano assegno e premio a Totti sotto gli scatti dei fotografi presenti. Poi è il momento della pagina più amata e acquistata dai lettori della Gazzetta: quella della vittoria Mondiale nel 2006 titolata ‘Tutto Vero’.
Redazione AsRomaLive.it
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