Il capitano giallorosso Francesco Totti torna a scrivere sulle colonne del “Corriere dello Sport”:
“Colgo l’occasione per far conoscere il mio pensiero ai nostri tifosi sulla nostra stagione e su questa fase della mia carriera, che spero mi riservi ancora molte soddisfazioni. Ho cominciato questa nuova stagione con tanto entusiasmo. Quando entro nello spogliatoio a Trigoria vedo molti ragazzi e questo mi mette addosso tanta allegria. Ma soprattutto vedo di avere intorno a me tanti giocatori di alto livello, anche quelli giovani. Siamo arrivati alla terza sosta del campionato, siamo secondi in campionato e in Champions, in piena corsa su tutto. In campionato il nostro principale avversario è la Juventus, ma dietro ci sono squadre che possono inserirsi nella lotta scudetto. Credo che il campionato sia più livellato rispetto a un anno fa. Noi ci siamo attrezzati per competere per il vertice. L’importante è affrontare ogni partita con la massima concentrazione perché le insidie sono sempre dietro l’angolo, anche quando ti trovi davanti avversari impegnati nella lotta per la salvezza”.
Sulla vittoria di domenica contro il Torino e sul siparietto con Garcia:
“Una vittoria che ci ha fatto bene a livello psicologico. Tornare a vincere dopo le due sconfitte contro il Bayern e quella contro il Napoli ci ha restituito la convinzione che possiamo farcela. E siamo tornati a giocare come sappiamo. Da capitano dico che siamo un bel gruppo, alimentato da un allenatore con il quale abbiamo stabilito un ottimo rapporto sin dal primo giorno del suo arrivo a Roma. Dico questo anche in seguito all’enfasi che è stata data alla mia sostituzione di domenica sera. Con l’allenatore ho chiarito subito, al termine della partita. E in questi giorni durante l’allenamento abbiamo lavorato in piena sintonia come sempre, abbiamo scherzato senza che niente avesse scalfito il nostro splendido rapporto. A me non sempre piace uscire dal campo prima del novantesimo, lo ha detto anche l’allenatore. In quel momento mi sarebbe piaciuto coronare la mia prestazione con un gol, ma tutto questo viene dopo l’interesse collettivo della Roma. Siamo un gruppo e solo tutti insieme potremo centrare gli obiettivi che ci siamo prefissati. Garcia alla Roma ha dato un’identità di gioco precisa, che ci permette di essere una squadra che sa essere spettacolare. Dobbiamo seguire questo percorso, sapendo che i nostri tifosi quando vengono all’Olimpico vogliono vincere, ma anche divertirsi.
Bergamo:
“Una trasferta che non è mai stata facile. Ma ricordo una bella vittoria nel fango nell’anno dello scudetto. Bisognerà lottare, perché le squadre di Colantuono non regalano niente. Io mi riposerò perché sono squalificato, ma sono sicuro che i miei compagni si faranno valere. E poi aspettiamo buone notizie dall’Olimpico, dove la Lazio ospiterà la Juventus in una gara sicuramente non facile. Subito dopo a Mosca avremo una sfida importantissima per la qualificazione in Champions. I russi li abbiamo battuti all’Olimpico con cinque gol, ma da allora hanno preso un’altra andatura. Non sarà facile, ma dobbiamo tornare con un risultato positivo per giocarci poi la qualificazione contro il City davanti ai nostri tifosi, che sono convinto saranno determinanti in quella partita, come lo sono sempre nei momenti che contano”.
Sui suoi “coetanei”:
“In questo campionato vedo con piacere che altri ragazzi della mia età se la passano bene, a cominciare dal nostro portiere Morgan De Sanctis. E poi ci sono Toni e Di Natale che non hanno perso il vizio del gol. Luca è stato anche mio compagno alla Roma, Totò l’ho incrociato in Nazionale, quando io ero alla fine della mia avventura azzurra e lui all’inizio. Conosco le loro grandi qualità e mi stanno anche simpatici. E’ un piacere vederli ancora protagonisti. Solo con un grande entusiasmo si può giocare a certi livelli per così tanti anni. Voglio fare gli auguri a Lorenzo Insigne. Anche io ho avuto un infortunio come il suo, gli auguro di tornare presto.
Nei giorni scorsi hanno festeggiato il compleanno Gigi Riva e Alex Del Piero, due grandi bandiere del mondo del calcio, alle quali mi sento legato. Riva è stato per me un grande punto di riferimento in Nazionale. Un dirigente straordinario, da calciatore è stato un campione che non ha mai abbandonato la sua squadra. In Nazionale è sempre stato pronto a schierarsi con i giocatori. I suoi consigli in quegli anni per me sono stati molto preziosi. L’ho sempre sentito al mio fianco, anche nei momenti difficili, quando qualcun altro si faceva da parte. Non potrò mai dimenticare l’appoggio che mi ha dato. Ci vorrebbero sempre dirigenti come lui, con tanta buona volontà. Gigi è stato una bandiera del Cagliari, ha rappresentato la Sardegna con un senso di appartenenza profondo, invidiabile, che ha reso orgogliosa la gente di quell’isola. Alex Del Piero è un campione indiscutibile, ha rappresentato e rappresenta ancora la Juve nel mondo. Un capitano vero, del quale la Juve deve essere fiera. Ma anche un grande uomo, che ho avuto modo di apprezzare nel nostro percorso in comune in Nazionale”.
Un ultimo pensiero per Stefano e Cristian:
“Quella sera di Champions contro il Bayern erano venuti a fare il tifo per noi. Non sono più tornati a casa. So che per la loro famiglia quel dolore sarà incancellabile, ma noi porteremo sempre con noi il loro ricordo e cercheremo di regalargli qualche gioia anche lassù. Perché sono convinto che continuano a seguirci”.