Roma-Torino arriva al termine di un tour de force che non ha visto una Roma brillante. In 8 partite, 4 sconfitte, 2 pareggi e 2 sole vittorie per i giallorossi, Un bottino non affatto buono, ma che, per fortuna, non ha compromesso troppo le classifiche sia di campionato che di Champions. I problemi attribuiti alla squadra sono di tipo mentale, ma soprattutto di fisico. Troppi gli infortunati che hanno reso esausti gli stakanovisti. Buone notizie arrivano da Kevin Strootman, che dopo ben 9 mesi torna alla convocazione.
“Non posso chiedere ad alcuni giocatori che giocano ogni tre giorni, perché non posso cambiarli, di essere sempre al massimo della condizione. È normale che a novembre qualcuno abbia meno energia. Quando ci sono infortunati nello stesso reparto è normale che andando avanti alcuni soffrano”. Questa l’analisi del periodo appena trascorso in casa Roma da parte di Rudi Garcia. “La squadra è carica e ha tanta voglia di giocare” assicura, però, il mister francese in conferenza stampa, con l’obiettivo dello scudetto negli occhi: “Ho fiducia nei miei giocatori e possiamo fare grande cose. Lavoriamo insieme da 16-17 mesi e stiamo costruendo una squadra con un’identità di gioco, ci lavoriamo ogni giorno. Al momento questo ha portato a risultati, questa è la strada da seguire, la mia opinione non cambia dopo 2-3 partite”. Infine, Garcia rivela una piccola sorpresa: Strootman ritorna alla convocazione dopo ben 8 mesi. L’olandese era assente dai campi da quel Napoli-Roma del 9 marzo. Oggi si accomoderà in panchina, tra due settimane potremmo vederlo in campo. Nella lista dei convocati oltre all’olandese, altra presenza a sorpresa: Alessandro Florenzi. Il numero 24 era uscito dolorante alla caviglia dall’Allianz Arena, ma le visite effettuate hanno escluso fratture ossee. Chi, invece, non risulta nella lista dei convocati sono Astori e Castan: anche per loro il rientro slitta a dopo la sosta.
Mentre la Roma lotta per traguardi importanti, il suo Presidente lotta per traguardi altrettanto importanti: lo stadio. James Pallotta, infatti, ha partecipato in questa settimana a due incontri importanti: la cena di autofinanziamento del PD di Matteo Renzi, e l’incontro al Campidoglio con il Sindaco Marino ed i suoi collaboratori. Dalla cena, Pallotta avrà sicuramente avuto modo di parlare con personaggi importanti della politica e della finanza italiana, intessuto rapporti (che in Italia non fa mai male), mentre parole confortanti arrivano dall’incontro col Sindaco. Entrambi molto soddisfatti al termine, hanno ribadito la volontà di costruire il nuovo stadio. Per Marino si tratta di una priorità: “Penso non possa suscitare nessun sospetto dato il mio impegno per i diritti civili, ma in una città che soffre drammaticamente per la carenza di lavoro avere la possibilità di avviare i lavori per lo stadio significa dare posti di lavoro a 3 mila persone” e chiude con una speranza: “Vogliamo arrivare a porre la prima pietra per la costruzione dello stadio della Roma entro i primi sei mesi del 2015”.
In attesa dello stadio nuovo, la Roma stasera scenderà all’Olimpico. Dopo la formazione “accorta” schierata contro il Bayern Monaco, Garcia potrebbe riproporre il solito modulo con i soliti interpreti. In porta torna De Sanctis; coppia centrale obbligata dalle assenze con Manolas e Yanga-Mbiwa. Sugli esterni Torosidis e uno tra Cole e Holebas. A centrocampo dovrebbe riposare Nainggolan, con De Rossi, Keita e Pjanic a completare il terzetto. Davanti artiglieria pesante con Gervinho, Totti e Iturbe. Destro, dopo l’opaca prestazione contro il Bayern, dovrebbe riaccomodarsi in panchina, insieme a Ljajic. Il serbo, scontento per il poco utilizzo, ha rilasciato, però, belle parole per la squadra e l’allenatore, in un’intervista fotografica a Roma TV: “Abbiamo una grande squadra, grande gruppo, possiamo fare grandi cose, sono molto contento di farne parte. È un onore per me, ci sono dei fenomeni che ti possono far diventare più forte, stare con loro è una cosa per me molto importante, facciamo tutti il meglio per la squadra per vincere”.
Se tutti continuano a remare nella stessa direzione, guidati dal comandante Garcia, recuperando dagli infortuni, allora sì che potremmo tornare ad ammirare la Roma che abbiamo conosciuto nell’ultimo anno. Prendere 3 punti al Torino è fondamentale, aspettando Strootman e gli altri, per dare l’assalto alla Juventus al massimo della forma.
A cura di Matteo Isidori
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