La regola del 12: dodicesimo posto in classifica con 12 punti. Sono i numeri del Torino di Ventura dopo 10 giornate di campionato. Un rendimento in linea con il 2013-2014, addirittura con un punto in più rispetto allo scorso torneo, poi concluso con la qualificazione all’Europa League. Anche lo scorso anno il primo confronto con la Roma capitò all’undicesima, ma in quel caso la sfida era all’Olimpico di Torino.
Il rendimento in trasferta della formazione granata non è dei migliori, considerato che ha conquistato 1 vittoria su 4 gare. L’unico successo esterno risale allo scorso 24 settembre a Cagliari, 2-1. La differenza più evidente rispetto alla stagione passata sta nel dato dei gol fatti e subiti. 365 giorni fa – dopo 10 giornate – il Torino aveva segnato 16 reti e ne aveva subite 18, avendo in Cerci il capocannoniere con 7 realizzazioni. Quest’anno le statistiche vedono dimezzare i valori: 7 gol fatti e 9 incassati con Quagliarella miglior marcatore a 4 reti. Dunque, difesa migliorata con il 50% esatto dei gol subiti in meno, ma attacco dimezzato del 60%. In questo senso, le cessioni degli attaccanti Immobile e Cerci (35 gol in due) hanno pesato sul rendimento offensivo.
Gli elementi più utilizzati della rosa del Torino sono il portiere Gillet, i difensori Maksimovic, Moretti, Glik e Peres, i centrocampisti El Kaddouri, Gazzi, Vives e Darmian, gli attaccanti Amauri e Quagliarella. L’ex giocatore della Juventus, peraltro, è anche l’uomo che ha indirizzato più tiri verso la porta avversaria: 31. Il primo giallorosso in questa graduatoria è Nainggolan con 20 conclusioni.
Fonte: asroma.it