Si parla ancora di una Roma abbottonata quest’oggi contro il Bayern Monaco, atteggiamento diverso rispetto alla gara d’andata proprio ideato per evitare che si arrivi ad un’altra goleada del club campione di Germania. Ma il ‘catenaccio‘ non sempre paga, anzi, nell’ultimo precedente all’Allianz Arena tra le due squadre i giallorossi uscirono sconfitti proprio utilizzando quel tipo di tattica.
Il 15 settembre 2010 la squadra allora guidata da Ranieri si presentò in Baviera con un 4-4-2 bloccato e senza qualità, con due mediani di corsa come Perrotta e Brighi schierati come esterni per aiutare i terzini Rosi e Cassetti. Mentre Totti e Borriello, tandem d’attacco, si trovava completamente distaccato dal resto della squadra. Per tutti i 90′ si registrò un assedio Bayern, con possesso di palla asfissiante e tante occasioni da gol create. Finchè al 78′ un giovane Muller riuscì con una magia di esterno destro a beffare Julio Sergio. Il bis arrivò nel finale con un colpo di Klose sugli sviluppi di un calcio di punizione.
2-0 il finale, un risultato accettabile per una piccola Roma contro un Bayern finalista di Champions solo quattro mesi prima, ma quel catenaccio esasperato e l’assenza di pericolosità della squadra non fu vista di buon occhio dal resto d’Europa, che inneggiò di nuovo ad un calcio italiano fifone ed inferiore.
Keivan Karimi (Twitter @KappaTwo)