«Quello stadio non s’ha da fare». Sembra che a qualcuno – paradossalmente proprio nella capitale – l’idea che la As Roma riesca a costruire un stadio di proprietà non piaccia proprio. Quando ormai la strada sembrava in discesa, dopo l’approvazione della commissione urbanistica in comune, è arrivato il fulmine a ciel sereno.
Nel bel mezzo del decreto Sblocca Italia, in conversione in questi giorni in Parlamento, è spuntato un emendamento subito ribattezzato “ammazza stadio della Roma”.
Infatti, il parlamentare romano Umberto Marroni, capocorrente del Pd Romano, e Roberto Morassut, anche egli deputato romano del Pd ed ex assessore all’Urbanistica della Capitale, sotto il sindaco Walter Veltroni, hanno fatto lo sgambetto a Pallotta e compagni, mettendo in pericolo uno degli investimenti più cospicui pensati nella Capitale dal dopoguerra ad oggi da un investitore straniero, facendo passare un emendamento, che per molti esperti renderebbe impossibile lo “scomputo” del contributo straordinario (e cioè la possibilità di eseguire opere in luogo del pagamento), prevedendosene unicamente il “versamento finanziario”. Praticamente con questo emendamento – trapela da Trigoria – il progetto dello Stadio della Roma sarebbe morto. Lo Stadio della Roma non vedrebbe mai la luce. Inoltre, con queste condizioni, sarebbero numerose le opere che rischierebbero di non vedere più la luce.
Fonte: giornalesstismo.com