(S. Carina) – Da Torino a Torino per invertire la rotta. O meglio una storia. Che quando si tinge di granata e lontano dall’Olimpico, è sempre stata indigesta a Garcia. Già dal primo anno in giallorosso, il tecnico vide interrompersi proprio contro la squadra di Ventura la serie delle 10 vittorie consecutive. Addio al sogno di eguagliare il record europeo di 11 successi di fila nelle prime 11 giornate, impresa riuscita solo al Tottenham nel 1960-61, formazione poi che in quella stagione vinse sia la Premier che la FA Cup. Ma non solo. Perché in pochi ricordano che il gol di Cerci interruppe anche l’imbattibilità di De Sanctis. Dalla rete di Biabiany a quella dell’ex romanista al 18’ della ripresa, trascorsero 744 minuti. Praticamente 7 gare e mezzo senza subire una rete. Un’eternità che se paragonata alla facilità con la quale la Roma prende gol adesso (nelle ultime 7 partite sono 8 le reti al passivo) fa arrossire.
Ma Torino-Roma è anche foriera di polemiche. Senza contare quelle nate per il contatto Meggiorini-Benatia che diede il via al gol granata o la mancata concessione di un rigore a favore dei giallorossi per fallo su Pjanic, i rapporti tra il tecnico Ventura e i tifosi giallorossi non sono mai stati idilliaci. Lo scorso anno, altro giro, altra delusione. La Roma è fermata ancora una volta 1-1. Accade tutto nella ripresa nel giro di quattro minuti: a Florenzi su rigore, replica Maxi Lopez. Anche stavolta il pari ha delle ripercussioni: dopo 68 giornate, la Roma di Garcia scende per la prima volta sotto il secondo posto in classifica e subisce il sorpasso della Lazio. Chissà che stavolta, arrivando da un momento difficile non possa esserci la svolta al contrario, quindi in positivo. È quello che si augura il presidente Pallotta dato in arrivo in Italia nel weekend. Difficilmente riuscirà ad essere presente per la partita contro il Torino (prevista sabato nell’inconsueto orario alle 15). Ci sarà invece Gervinho che oggi si riaggregherà in gruppo. Quando vede granata, l’ivoriano si accende: 2 gol in altrettante partite (entrambe disputate all’Olimpico). Per sfatare il tabù-Toro, Garcia conta su di lui.