Il centrocampista giallorosso Seydou Keita racconta le sue prime impressioni sulla sua nuova avventura alla Roma al quotidiano francese.
Sulla sua condizione fisica
“Corro ancora una dozzina di chilometri al giorno, e quello che faccio mi fa star bene. Forse perché ho sempre fatto vita sana: non fumo, non bevo”.
Poi, l’estate scorsa è arrivata la chiamata dalla Roma
“I giallorossi mi cercavano da tempo e mi proponevano pure un anno di contratto, più uno in opzione. Ma ho preferito firmare per una sola stagione”.
Differenze tra Serie A e Liga?
“In Italia, l’ambiente è ancora più fanatico che in Spagna. A Barcellona il clima era molto più calmo, a Roma non posso neanche respirare. Quando i tifosi mi riconoscono al ristorante non mi fanno mai pagare il conto. La cosa non mi infastidisce ma io sono un tipo tranquillo, riservato. Poi mi dico che quando le cose andranno meno bene in campo, la musica cambierà, ma non si può impedire alla gente di amare la loro squadra”
Un opinione su Totti
“Non è un capitano che urla e parla in continuazione, ma ha ancora l’anima del ragazzino che scherza con tutti. Quel che fa a 38 anni è eccezionale, mi piacerebbe poter fare lo stesso”.
La forza della Roma è nel gruppo e Keita lo conferma
“Il nostro è un gruppo unito, comunichiamo molto tra di noi, con WhatsApp restiamo in sempre in contatto, anche solo per ricordarci gli orari degli allenamenti. E ci ritroviamo spesso a tavola”
Infine, sul Presidente Pallotta
“Quando non è negli Stati Uniti, è molto vicino alla squadra. E’ un grande presidente, abituato al ruolo. Lo dimostra il fatto che dopo la partita con la Roma ci ha fatto capire che non serviva a nulla fare polemica e che bisognava pensare alle partite seguenti”.
Fonte: France Football