Il Presidente della Juventus Andrea Agnelli prende la parola all’assemblea degli azionisti. Agnelli torna anche sulla sconfitta contro l’Olympiacos, e attacca il calcio italiano:
“Basta guardare con un minimo di distacco e senza partigianeria la situazione del calcio italiano per riconoscerne il progressivo declino. Inghilterra, Spagna, Germania ci hanno superato in ricavi, sostenibilità del business, risultati sportivi, stadi, ranking UEFA. La Juventus potrà crescere solo frazionalmente se il prodotto collettivo della Serie A non farà altrettanto”.
Agnelli spende parole anche per Tavecchio, non proprio di stima: “L’elezione del Presidente Federale ha trascurato le indicazioni di calciatori, allenatori, arbitri e di una consistente parte della serie A. Una sconfitta per tanti e una vittoria per alcuni abili e disinvolti personaggi, il cui consenso nasce in un tempo lontano”.
Fonte: twitter.com
«Solamente una volta nella sua storia la Juventus ha vissuto un periodo paragonabile a quello che stiamo attraversando. Nel maggio di quest’anno abbiamo conseguito il terzo scudetto consecutivo, un’impresa che i colori bianconeri non vedevano dagli anni ’30 del secolo scorso». Così il presidente bianconero, Andrea Agnelli, che ha aggiunto: «nessuno che vesta la maglia della Juventus ha voglia di fermarsi».
«La base sportiva ha basi solide -ha aggiunto- costituite, in primis, da Massimiliano Allegri, un tecnico che ha già dimostrato di saper vincere, e che insieme a Fabio Paratrici e Pavel Nedved e a un gruppo di calciatori in grado di affrontare le nuove sfide, sta lavorando per vincere il quarto scudetto consecutivo. Un’impresa che ci avvicinerebbe alla leggenda», ha concluso.
Fonte: Ansa
Al termine del Cda della Juventus il presidente Andrea Agnelli ha parlato in conferenza stampa. Queste le sue parole:
“Con Pallotta ho un dialogo costante. Un rapporto forse antistorico per quanto riguarda la questione sviluppo del calcio italiano. Le sue dichiarazione sono state sagge, ritorna ad una sana competitività al di la del terreno di gioco. Ha corretto il tiro delle dichiarazioni dei suoi tesserati. Una partita dura 90′ ma poi basta, tutto deve tornare in una giusta dimensione. Il campo dice sempre la verità. Basta con Juve-Roma”