Walter Sabatini era presente oggi a Rieti per il Premio Scopigno come miglior dirigente della Serie A di questa stagione. Ecco le sue dichiarazioni
Un commento sul riconoscimento che ha ricevuto? Il campionato, una corsa a due con la Juve?
“E’ un premio prestigioso e che voglio condividere con tutta la Roma, che lavora in grande sintonia con la voglia di fare qualcosa di importante nei mesi a seguire. Con la Juve ce la giochiamo, siamo felici di poter giocare questa sfida a pari punti. Spererei che il campionato si arricchisse di altri protagonisti, se le dinamiche dovessero essere quelle dello scorso anno diventa difficile. Se invece altre squadre saliranno in classifica (e sono convinto succederà) sarà diverso e allora le nostre possibilità potrebbero crescere.
La Champions?
Noi avevamo già giocato una partita di Champions contro il CSKA, spettacolare sia nel risultato che nel gioco espresso, ma certamente non è bastato per convincerci. Avevamo giocato in casa contro una squadra che era supposta debole, ma che certamente debole non è e lo dimostrerà nelle prossime partite. Siamo andati a Manchester per provare a giocare il nostro calcio. Abbiamo acquistato ulteriore consapevolezza, vogliamo esserci e vogliamo fare bene fino a fine stagione.
Roma e Juve già avanti rispetto alle altre, una buona notizia per il calcio italiano? Potrebbero lottare per il titolo nei principali campionati europei?
Non è una grande notizia, naturalmente siamo soddisfatti di essere in alto con la Juve, ma preferirei avere un campionato più articolato e con più partite di alto livello. Succederà, in Italia ci sono squadre forti che usciranno fuori presto. Sia Roma che Juve potrebbero giocare in altri campionati, non dico vincendo ma onorandoli. Non credo nel complesso di inferiorità del calcio italiano, ancora oggi il calcio italiano è un’espressione straordinaria di tecnica, tatticae mentalità. Non abbiamo alcun complesso per i petroldollari, il calcio si può fare anche con altre risorse, lo so io e lo sanno anche i dirigenti italiani. Dobbiamo reagire e abbiamo la possibilità di farlo.
In Inghilterra continuano le voci su Strootman, si parla di un’offerta pronta di 40 milioni. Come sta il ragazzo?
Ho rilevato che tutte le cose sontuose che escono fuori sono spifferi che vengono tutti dall’Inghilterra. Non hanno sollevato un problema in Strooman, che è un nostro giocatore importante e ci manca tanto. Sono mesi che non è a disposizione e su di lui si era costruito un progetto di gioco. Tornerà presto e non è sul mercato, gli daremo il tempo necessario per farlo tornare ad essere quello di prima, perché non sarà facilissimo. Abbiamo bisogno di qualche mese.
Chi può essere l’uomo decisivo domenica?
Sarebbe facile identificare 3-4 giocatori che ricorrentemente possono decidere le partite. Ma non mi pare il caso, prevarrà la squadra che vorrà più fortemente fare risultato, che riuscirà ad avere lucidità e mettere in campo tutte le proprie qualità.
Su Totti?
Sta facendo cose inenarrabili, è un calciatore che sta vivendo in maniera un po’ diversa la sua ultima vicenda calcistica: con straordinaria partecipazione. Sente di essere in forma e di poter far qualcosa di grande nella Roma e qualcosa da poter raccontare tra qualche anno, in questa stagione più degli altri anni. Forse non ci dice tutto, ma qualcosa la capisco dai suoi comportamenti.
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