ROMA-VERONA Le pagelle dei giallorossi: Florenzi uomo della provvidenza, Maicon impreciso

Florenzi
Florenzi

Quinta vittoria su cinque per la Roma che prosegue la sua marcia di inizio stagione e comincia al meglio la settimana clou che la vedrà affrontare anche Manchester City e Juventus. Ecco le pagelle dei calciatori giallorossi:

DE SANCTIS 6,5 – Rischia di andare ko per un paio di rinvii mal eseguiti. Ma resiste e si guadagna una promozione per un bell’intervento su Gomez a fine primo tempo.

MAICON 6 – Gli manca sempre l’ultimo tocco decisivo o il passaggio vincente. Generoso ma impreciso, a parte il cross al bacio ad inizio gara per Destro.

MANOLAS 6,5 – Non perde mai la posizione ma è fin troppo falloso e scrupoloso contro Nenè.

YANGA-MBIWA 6,5 – Stilisticamente non perfetto, ma efficace e quasi sempre puntuale.

COLE 6 – Accompagna con energia l’azione dei suoi, ma viene chiamato poche volte in causa.

PJANIC 6,5 – Sempre nel vivo del gioco, ma gli manca il guizzo come a Parma.

KEITA 7,5 – Quasi mostruoso, un polipo a cui è impossibile togliere il pallone. E si conquista i gradi di terzo capitano.

NAINGGOLAN 6,5 – Pur a corto di fiato gioca con generosità e qualità. Dal 85′ PAREDES SV.

LJAJIC 5,5 – Troppo schiacciato e statico contro la folta difesa veronese. Dal 58′ GERVINHO 7 – L’ivoriano che più ci piace: dribbling, velocità e assist.

TOTTI 6,5 – Vogliosissimo di festeggiare il 38esimo compleanno con un gol o una giocata d’autore. Frenato dalla stanchezza e da un super-Gollini. Dal 68′ FLORENZI 7,5 – Uomo della provvidenza; entra e si piazza sull’esterno. Tira fuori dal cilindro il gol spacca partita e rischia la doppietta fermandosi sulla traversa. Cosa volere di più?

DESTRO 7 – Prestazione incolore nel primo tempo, più attivo nella ripresa ma sbaglia due ottime occasioni. Poi il capolavoro da 40 metri del 2-0, un sigillo memorabileche chiude il match.

GARCIA 7,5 – Roma padrona del campo e le scelte del francese sono ricompensate: giusto provare Totti e Destro assieme in attacco per dare profondità. Ancor di più far entrare due frecce come Florenzi e Gervinho nella fase di stanca della partita. E quando il mister azzecca tutto c’è solo da alzare il cappello.

A cura di Keivan Karimi (Twitter @KappaTwo)

 

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