Radja Nainggolan ha ritrovato il Belgio. Il centrocampista giallorosso ha rilasciato un’intervista parlando del suo ritorno in Nazionale.
Radja, come ti senti in questo momento?
“Ricomincio da qualcosa di nuovo. Speravo di poter tornare presto e stavolta di restare. Non ho ancora digerito la mancata convocazione per la Coppa del Mondo”.
Come ti sei relazionato con la squadra?
“Guarda, un giocatore deve essere critico con se stesso, ma anche fiducioso. Basandomi sulla mia stagione, ho sentito che meritavo di essere in Brasile. Ma penso che si guardino le prestazioni in nazionale. E se non giochi, è difficile entrarci a lavorare. Ma ho dovuto accettarlo”.
Defour gioca all’Anderlecht, tu alla Roma. Forse è una possibilità?
“Il club non importa. Quando ero a Cagliari, ero qui e con la Roma invece no. Non è facile per me stare nei Diables Rouges, perché non ho quasi mai giocato insieme a questi ragazzi. Gli automatismi non ci sono. In quella mezz’ora che giocherò non sarà facile. Ma verrà la mia occasione”.
Nel nuovo sistema del coach, ci sono due centrocampisti centrali e uno difensivo. Potrebbe essere un’occasione?
“Quale posizione? Perché a Roma, gioco anche come centrocampista centrale. Comunque, in realtà non mi importa. L’allenatore può anche mettermi”.
Hai iniziato bene con il tuo club: un gol e un assist …
“Se fossi un attaccante sarei lì a rendere conto. Ma io sono un centrocampista e da me ci si aspetta un altro lavoro. Ho iniziato bene, faremo i conti alla fine della stagione”.
Hai giocato la “Partita della Pace” contro Maradona. È ancora forte?
“Lui ha ancora buoni piedi, ma sulla breve distanza. Se deve correre, lo è meno. Ci siamo fatti alcune risate, perché è un uomo simpatico”.
Come il Papa?
“È stata la seconda volta che l’ho incontrato. È stato divertente”.
E il tuo stile di capelli? Da dove prendi l’ispirazione?
“A volte hai bisogno di cambiare”.
Fonte: Voetbalkrant.com