Queste le parole del tecnico del Verona Andrea Mandorlini in conferenza stampa:
“Abbiamo perso dei calciatori. Rimangono a casa i portieri Rafael e Benussi, mentre in difesa non ci saranno Agostini, Rafa Marquez e Martic. A centrocampo dovrò rinunciare ad Hallfredsson, Sala e Lazaros. Con noi ci saranno quattro ragazzi della Primavera, i portieri Ferrari e Salvetti insieme a Fares e Cappelluzzo. Se giocheremo a 4 in difesa? Vediamo, sono contento della retroguardia a 3 ma sarà una partita diversa rispetto all’ultima. Manca Marquez, ma anche Rodriguez può giocare a 3, lo ha già fatto a Torino. Nei 5 a centrocampo, il ruolo di esterno destro potrebbe essere eventualmente ricoperto da Sorensen e Jankovic, che hanno una buona gamba”.
“La partita con la Roma? L’Olimpico non ci porta tanto bene come campo, ma al di là delle assenze che avremo sono molto fiducioso. Siamo convinti di potercela giocare, ogni partita ha la sua storia. Il loro campo non è difficile solo per il Verona. La nostra è una rosa ampia, abbiamo avuto l’imprevisto di Emil Hallfredsson, Sala è fuori da tempo, Marquez ha fatto degli accertamenti che hanno evidenziato una contusione e rimarrà a Verona per curarsi. Lazaros si è fermato in allenamento, mentre Agostini ha avuto il riacutizzarsi del problema che lo ha tenuto fermo contro il Torino. Gli infortuni sono un problema di tante squadre, con molte partite ravvicinate si corre il rischio di perdere i calciatori. Mercoledì, contro il Genoa, abbiamo giocato una bella partita, a viso aperto, che potevamo vincere ma anche perdere. Questo è uno spot per il calcio. La Roma è un avversario dal valore diverso, una squadra che si è molto avvicinata alla Juve. Le sfide dello scorso anno? All’andata siamo stati in gara per un’ora, poi un autogol e una magia di Pjanic hanno chiuso la partita. Al ritorno potevamo fare meglio, poi hanno concesso un rigore a mio avviso scandaloso e la sfida è stata decisa in quel momento. Sono stati match storti solo per gli episodi, sabato dovremo stare molto attenti, perché se concedi degli spazi hanno dei campioni che possono risolvere la partita in qualsiasi momento”.
“Iturbe? Mi auguro di vederlo nello spogliatoio, spero venga a trovarci. Mi spiace si sia fermato, forse potrebbe recuperare per la settimana seguente. E’ un calciatore importante e siamo contenti stia facendo bene. In questa settimana non l’ho sentito. Lo considero un campione ma prima di tutto un figlio. Mi ha dato tanto e sono contento che abbia trovato la sua dimensione in una grande squadra. Lo ringrazio per le belle parole che ha speso per me, ho dato e ricevuto molto da lui. Era un bambino, un figlio, ma oltre alle qualità tecniche è un ragazzo molto intelligente. Un nuovo Itu? Per caratteristiche potrebbe esserlo Nico Lopez, anche se Manuel si è inserito prima. Contro la Roma la sua partita? Qualsiasi può esserlo, è un calciatore che negli spazi fa male”.
“Ionita? E’ un bravissimo ragazzo, è sempre pronto e si allena al massimo. E’ intelligente, lo vedi anche in campo per come riesce a trovare il tempo degli inserimenti. Ha forza e tecnica, siamo molto soddisfatti e si merita le prima pagine dei giornali. Gollini? Pierluigi si è fatto trovare pronto. Non se l’aspettava, ma ha sfruttato la sua occasione. Tachtsidis? E’ un calciatore bravo, per noi importante e determinante. Può sbagliare, ma tutti lo fanno. Io sono felice che lui sia qua, anche se poteva arrivare prima”.
“Se si guardano i numeri è una squadra forte, quasi imbattibile. Ha vinto 10 partite consecutive lo scorso anno, tutte a inizio campionato, e quest’anno è già a quota 4. Si è rinforzata ancora, qualche difficoltà la può trovare per le contromisure degli avversari ma è pronta e attrezzata per competere con la Juve, che per me resta un piccolo gradino sopra perché sono consapevoli della loro forza e vincere aiuta a vincere. Per il titolo resta una lotta a due, credo che nessuna squadra si possa avvicinare. Con chi scenderanno in campo? Hanno tante assenze ma sono forti, noi siamo tranquilli e consapevoli che ogni partita ha la sua storia, mi auguro di creargli delle difficoltà. A volte bisogna riconoscere la qualità degli avversari, e la Roma ne ha tanta”.
“Totti e Toni? Sono due campioni, lo hanno dimostrato e per restare a questi livelli non bisogna essere bravi solo in campo, ma anche fuori. Totti è il vero calciatore bandiera, che ha sempre indossato la maglia della Roma, mentre Luca ha peregrinato di più mostrando le sue qualità e segnando in tutto il mondo. Totti vuole festeggiare con un gol? Magari lo faremo dopo con una torta (ride, ndr). Non vorrei festeggiamenti durante la partita ma è un calciatore fantastico”.
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