Queste le parole di Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 Ore, sull’inchiesta dell’Uefa sul Fair Play finanziario che coinvolge anche Roma e Inter:
“Chi delle due rischia di più è l’Inter, perché nel triennio preso a riferimento dalla UEFA (2012-2014, ndr) i nerazzurri superano i 200 milioni di euro di perdite, contro i 45 milioni che rappresentano il limite posto dalle norme del FPF. L’Inter rischia di subire il richiamo della UEFA e sanzioni che saranno stabilite in base a determinate valutazioni che verranno svolte. Alcune sono legate al comportamento che l’Inter ha tenuto in questi anni, tenendo conto che la società non è riuscita a ridurre queste perdite ma anche che ha ridotto, e di molto, il monte ingaggi. Oggi ammonta a 70 milioni, mentre fino a qualche stagione fa superava i 200. Questo costituisce un elemento che potrebbe essere valutato positivamente dalla UEFA. La sanzione per l’Inter dovrebbe essere, considerando anche la situazione di altri club, una multa, o un richiamo ufficiale, oltre alla presentazione di un piano di rientro su come ridurre i costi ovvero aumentare i ricavi per arrivare al pareggio di bilancio”.
Sanzione evitabile?
“Non credo, si andrà in questa direzione. Per fortuna dell’Inter ci sono violazioni più gravi, come quella del PSG o del City, ma mi sorprenderebbe se i nerazzurri non venissero sanzionati. Non mi aspetto però sanzioni gravi, come l’esclusione dalle Coppe europee che è la massima sanzione erogata. Non dimentichiamo però che Moratti, nei suoi ultimi due anni, aveva avviato un taglio dei costi. Il problema è che ciò ha portato ad un indebolimento della rosa e quindi alla difficoltà di entrare nelle Coppe europee. I ricavi sono così diminuiti e non sono bastati a pagare ingaggi comunque importanti”.
Riguardo alla situazione della Roma:
“La società giallorossa ha un deficit sostanzioso, ma inferiore all’Inter, parliamo di un rosso che, l’anno scorso, era di 40 milioni. Mentre l’anno prima di circa 60. Molto dipenderà da come sarà chiuso il bilancio 2014, che verrà approvato dall’assemblea a fine ottobre, e dall’eventuale deficit, che comunque sarà inferiore al recente passato. La Roma, partendo da un deficit più basso ed in costante riduzione, può far valere in sede UEFA la sua buona condotta, che dovrebbe portare ad una sanzione inferiore, come una multa più lieve o un semplice richiamo con l’impegno di presentare un piano finanziario di rientro. Senza contare il “bonus” dell’avvio del progetto stadio”.
Fonte: gianlucadimarzio.com