(M. Pinci) – La Champions porta con sé un sapore dolce amaro per la Roma. La gioia per un ritorno da grandissima, con la cinquina rifilata ai russi del Cska nella notte dell’Olimpico, infatti, conserva il rammarico per la sfortuna che continua a sottrarre a Garcia pezzi pregiati del suo scacchiere. Prima Iturbe, fermato proprio nel giorno del decollo da un problema muscolare, poi anche Astori, che sguarnisce una difesa già fragile causa stop di Castan.
ASTORI OUT 3 SETTIMANE, LA DIFESA È UN REBUS. ANCHE ITURBE KO – Dallo stadio è uscito con amici e amiche, il passo incerto, una smorfia sul viso. Juan Manuel Iturbe aveva aperto la notte proprio come sognava: il gol che ha dato il via alla goleada, l’assist per il raddoppio di Gervinho, la sensazione di essere inarrestabile per i difensori russi ogni volta che toccava il pallone. Poi, dopo un banale contrasto a centrocampo, lo stop. “Ce la fai per il Cagliari?”, gli chiedono mentre lascia l’Olimpico dopo la cena di squadra nel ristorante dello stadio. La smorfia del viso dice no, “speriamo ma è difficile”, ammette. Gli esami strumentali li completerà soltanto venerdì mattina, il rischio è di una contrattura, se non anche uno stiramento. In ogni caso, rischia di saltare almeno un paio di gare, forse tre. Sicuramente ne salterà di più Astori, e questa forse è la notizia peggiore per Rudi Garcia: un atterraggio sfortunato, il dolore al ginocchio destro. Già lasciando lo stadio, zoppicava in maniera vistosa, accompagnato dalla splendida fidanzata Francesca: “Vediamo cosa dicono gli esami”, diceva. E gli accertamenti hanno evidenziato una “distorsione del ginocchio destro con lesione di primo grado al legamento collaterale mediale”. Stop inevitabile di almeno 3 settimane, forse un mese. Che si aggiunge anche a quello ormai persistente di Castan, ricoverato nei giorni scorsi per un’otite – questa la versione ufficiale – che ancora non consente di stabile con certezza i tempi del rientro: salterà anche lui il Cagliari, comunque, quando Garcia dovrà decidere se dare fiducia dall’inizio al francese Yanga-Mbiwa, apparso almeno incerto nel debutto in Champions, o spostare in difesa De Rossi come nella prima di campionato quando ha sostituito Manolas nel corso del match contro la Fiorentina.
NAINGGOLAN: “CHAMPIONS E SCUDETTO, CI CREDIAMO” – La vittoria però ha acceso d’entusiasmo un ambiente che vive di eccessi, e a cui una vittoria come quella di mercoledì lascia sperare in una qualificazione sulla carta quasi impossibile: “Ci crediamo, ma dobbiamo vivere partita per partita”, dice Nainggolan – uno dei migliori in campo – a Roma Radio, l’emittente di stato a Trigoria. Inevitabile poi che il belga rivolga un pensiero al Cagliari, prossimo avversario, con cui ha passato un quinquennio che ancora gli vale l’affetto dei tifosi rossoblu: “Ho sempre dato tutto, la stima che sto ricevendo credo sia anche per questo. A Cagliari 5 anni indimenticabili. Sarò contento a fine stagione se vinceremo un trofeo. In campionato la gente dice che dobbiamo fare meglio dell’anno scorso. Lo scorso anno abbiamo fatto qualcosa di importante, 38 partite non le vincerai mai ma abbiamo la possibilità di farcela, dobbiamo rimanere concentrati”.